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Primiero San Martino di Castrozza, bocciato in appello ricorso su eleggibilità sindaco Daniele Depaoli

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Pubblicata la sentenza che respinge il ricorso in appello, presentato nei mesi scorsi da Bruno Simion e Fulvio Brandstetter, contro l’elezione del sindaco di Primiero, Daniele Depaoli. I ricorrenti prendono atto della sentenza e valutano ipotesi ulteriore ricorso

Primiero San Martino di Castrozza (Trento) – Dopo la prima sentenza dei mesi scorsi che confermava l’eleggibilità del sindaco di Primiero, Daniele Depaoli (già primo cittadino di Fiera), ora arriva anche la conferma dalla Corte d’Appello, che si è espressa in seguito al ricorso presentato da Bruno Simion e Fulvio Brandstetter.

In un lungo documento di ben 12 pagine, la sentenza 74/2018 della Corte d’Appello di Trento spiega nel dettaglio le motivazioni di questa decisione.

Tra gli altri aspetti interessanti del documento, si precisa in particolare: “Gli appellanti trascurano di evidenziare in concreto il fatto non solo che è assolutamente pacifico che non vi è coincidenza né di territorio né di popolazione tra il nuovo comune di Primiero San Martino di Castrozza e l’estinto comune di Fiera di Primiero (così come degli altri tre comuni pure estinti) ma anche che in realtà il comune di Fiera di Primiero nel quale Depaoli aveva esercitato i tre precedenti mandati, era il più piccolo sia per territorio, sia per popolazione (470 abitanti contro 4952 abitanti complessivi nel nuovo Ente).

Così è certamente da escludere – si legge nella sentenza – che l’appellato candidandosi alla carica di sindaco nel nuovo comune di Primiero San Martino di Castrozza, potesse godere di una rendita di posizione (…).

Emerge evidente – si legge ancora – che l’appellato non potè certamente godere di alcuna rendita di posizione dato che la sua base elettorale rappresentava meno di un decimo di quella complessiva del nuovo comune e quindi anche ipotizzando che tutti gli abitanti di Fiera di Primiero si recassero alle urne e che tutti esprimessero il voto in favore dell’appellato, ne risulterebbe che giammai essi avrebbero potuto condizionare l’esito del voto, poichè costituivano una ristrettissima e minoritaria porzione del corpo elettorale.

Aspetto concretamente verificabile – precisa la sentenza – anche avendo riguardo all’esito delle elezioni comunali delle quali si discute: il totale dei votanti fu 3157 le schede valide furono 2949, l’appellato fu eletto con 2066 voti pari al 70% contro i 557 riportati dal fratello di uno dei ricorrenti Simion Paolo 18,89% e i 326 voti riportati da una terza candidata 11,05%”.

In merito alle spese processuali la Corte invece precisa: “La sola parziale fondatezza dell’appello giustifica la compensazione tra le parti delle spese anche di questo grado di giudizio. Rigetta nel resto l’appello”.

Sindaco Depaoli: “Esito previsto”

“Tutto era ampiamente previsto e prevedibile – commenta dopo la sentenza il sindaco del comune di Primiero San Martino di Castrozza – purtroppo se una persona ha tempo (e denaro) per fare dei bizzarri ed inutili ricorsi, tanto per alzare un po’ di fumo e sperando che sovvertano il risultato elettorale, evidentemente lo può fare. La sentenza non poteva che essere chiarissima, anche molto divertente da leggere, quando parla dei risultati elettorali. La vicenda non mi ha tolto il sonno, ma a volte bisognerebbe mettere da parte invidie e personalismi e voler bene al proprio paese. Evidentemente per qualcuno non è così semplice”.

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