Primiero Vanoi

Primiero, Marco Depaoli rompe il silenzio dopo la mancata riconferma in Consiglio provinciale

Share Button

“Chi ha lavorato per dividere, frammentare e creare tensioni forse non ha fatto il bene del nostro territorio”

marcodepaoli

Primiero (Trento) – “A pochi giorni dai risultati delle elezioni provinciali – il consigliere uscente Marco Depaoli –  che hanno visto per le Valli di Primiero, Vanoi e Mis la mancata elezione del sottoscritto nella maggioranza che governerà il Trentino per i prossimi cinque anni, desidero esprimere alcune considerazioni.

Innanzitutto colgo l’occasione per ringraziare di cuore quanti mi hanno accompagnato, sostenuto e dato fiducia con il loro voto. Tuttavia registro che forse è mancato quello spirito di coesione, essenziale per una comunità piccola come la nostra, per avere un filo diretto con Trento.

I nostri vicini della Val di Fiemme – aggiunge Depaoli -, da questo punto di vista, hanno molto da insegnarci: mettendo da parte personalismi e interessi di parte, sono riusciti a portare tra le file della maggioranza del nuovo Consiglio provinciale più esponenti, addirittura tre (di cui due colleghi di partito), assicurandosi un’importante presenza politica che veglierà e porterà risultati certi sul loro territorio. Quando, durante la campagna elettorale, ripetevo il messaggio “Una Valle vince se unita”, intendevo proprio questo, ovvero una politica capace di far sintesi tra i bisogni di un territorio e un governo in grado di interpretare e farsi portavoce dello stesso.

Sono comunque molto soddisfatto per lo schiacciante risultato del Centrosinistra Autonomista e contento di aver contribuito a dare forza a questa coalizione, in cui ho creduto e per cui continuerò a impegnarmi. Sono sereno per aver sempre fatto dichiarazioni fondate senza mai strumentalizzare situazioni o denigrare nessuno.

Mi piace constatare che molti, anche da fuori valle, abbiano espresso il loro dispiacere per la mia mancata riuscita. Una sconfitta del tutto relativa, se si pensa che a Primiero il sottoscritto ha raccolto il 26,54% delle preferenze, risultando a livello provinciale, il candidato più votato in assoluto dal territorio di provenienza e il primo dei non eletti dell’UpT; questo risultato, seppur molto incoraggiante, non è però bastato a centrare l’obiettivo. Quindi l’essere un “instancabile tessitore” e il “cercare sempre l’incontro tra le parti” qualche risultato lo hanno portato, nonostante le dichiarazioni infondate avanziate da chi voleva far credere agli elettori scenari politici futuri radicalmente diversi.

In questi anni non è stato facile lavorare e rispondere alle domande della comunità trentina: la crisi che stiamo vivendo non ha reso facile il governo dell’Autonomia. Ciononostante ho contribuito a definire il collegamento San Martino-Rolle, a risolvere il traffico degli abitati di Imer e Mezzano, a migliorare la strada dello Schenèr, a mantenere una non scontata convenzione con l’Ospedale di Feltre, a potenziare l’elisoccorso h24, a tenere aperti gli impianti sciistici di San Martino, a dare sostegno ad associazioni e gruppi, a procedere con i lavori della strada di Caoria e altro ancora. Tutte azioni concrete, rese possibili in ragione del ruolo rivestito come esponente di una maggioranza solida e affidabile. Oltre a questo mi sono impegnato in un intenso lavoro d’aula in Consiglio provinciale e regionale, tanto da risultare il primo tra i consiglieri del mio partito per numero di iniziative e di proposte legislative, come pubblicato qualche settimana fa sui giornali.

Tutto questo però non è bastato, a dimostrazione del fatto che a volte lavorare in modo propositivo, senza proclami e magnificenze, non sempre paga e, nonostante le numerose preferenze, arrivate anche dagli altri territori, solo per un soffio le Valli di Primiero, Vanoi e Mis hanno perso la possibilità di far sentire davvero la loro voce.

Voglio continuare a credere che lo slogan “Una Valle vince se unita” – conclude Depaoli – possa davvero essere letto e interpretato al di là dello stretto significato elettorale: chi ha lavorato per dividere, frammentare e creare tensioni forse non ha fatto il bene del nostro territorio”.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *