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Posta elettronica certificata, Brunetta striglia le Regioni

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Che cos’è la PEC – La posta elettronica certificata (PEC) è uno strumento che permette di dare, ad un messaggio di posta elettronica, lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento tradizionale. La PEC può aggiungere inoltre la certificazione del contenuto del messaggio solo se in combinazione con un certificato digitale. La PEC non certifica l’identità del mittente, né trasforma il messaggio in "documento informatico", se il mittente omette di usare la propria firma digitale.

La normativa sulla posta elettronica certificata attribuisce al CNIPA (Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione) differenti compiti. In particolare indica tale soggetto come custode e gestore delle regole tecniche. È inoltre compito del CNIPA provvedere alla pubblicazione di aggiornamenti, in coerenza con gli standard specificati nella normativa di riferimento. Il CNIPA, all’interno del proprio sito istituzionale, rende disponibile una apposita sezione riguardante la posta elettronica certificata, contenente una versione scaricabile di tutta la documentazione valida ai fini di legge e riguardante la PEC.

Come funziona –
 Al momento dell’invio di una mail PEC il gestore PEC del mittente si occuperà di inviare al mittente una ricevuta che costituirà valore legale dell’avvenuta (o mancata) trasmissione del messaggio con precisa indicazione temporale del momento in cui la mail PEC è stata inviata. In egual modo il gestore del destinatario, dopo aver depositato il messaggio PEC nella casella del destinatario, fornirà al mittente una ricevuta di avvenuta consegna.

La situazione nazionale – Sono ancora numerosi i casi di Regioni, Province e Comuni italiani non ancora in regola con gli obblighi di legge sulla pubblicazione degli indirizzi di Pec sul proprio sito istituzionale cosi’ come nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni. A pochi giorni dal Pec-Day di lunedi’ prossimo, resta quindi alto il rischio che molti cittadini si trovino nell’impossibilita’ di dialogare via Pec con le loro amministrazioni. Rispetto a qualche giorno or sono, la situazione e’ comunque migliorata a seguito dei ripetuti solleciti effettuati da DigitPa e Formez cosi’ come grazie alle verifiche ispettive effettuate su mandato del Ministro Brunetta dall’Ispettorato della Funzione Pubblica.

Le Regioni, Province e Comuni inadempienti non hanno piu’ alibi, dal momento che gia’ cinque anni or sono il Codice dell’amministrazione digitale prevedeva che tutte le Pubbliche amministrazioni dovessero istituire una casella di Pec per ogni registro di protocollo. E’ inoltre previsto l’obbligo per le Pa di pubblicare gli indirizzi Pec nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni e di aggiornare tali indirizzi e le informazioni relative. Molto spesso queste ultime detengono da diverso tempo gli indirizzi di Pec ma si rifiutano di pubblicarli per non dover poi adeguatamente riorganizzare i propri uffici nell’azione di risposta tempestiva alle richieste dei cittadini.


Per quanto concerne le Regioni, hanno pubblicato almeno una Pec:
la Basilicata (8), la Calabria (2), l’ Emilia Romagna (32), il Friuli-Venezia Giulia (22), la Lombardia (28), la Puglia (1), l’ Umbria (1), la Campania (1) e le Marche (1).

Quattro Regioni si sono impegnate a pubblicare nelle prossime ore almeno una Pec:
Molise, Sicilia, Veneto e Lazio.

Sette Regioni non hanno ancora pubblicato nemmeno una Pec:
Abruzzo, Liguria, Piemonte, Sardegna, Toscana, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta. 

I vantaggi della PEC:

  • Ogni formato digitale può essere inviato tramite posta elettronica certificata;
  • I messaggi possono essere consultati da ogni computer connesso a internet;
  • Certificazione degli allegati al messaggio;
  • L’avvenuta consegna della mail viene garantita, nel caso non sia possibile consegnare il messaggio l’utente viene informato;
  • Le ricevute di consegna hanno validità legale;
  • Tracciabilità della casella mittente e conseguentemente del suo titolare (se il titolare è stato identificato con certezza);
  • Vi è certezza sulla destinazione dei messaggi

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