Primo Piano Primiero Vanoi

Piscina di Primiero, ecco la replica dell’Unione Alto Primiero che non spegne le polemiche

Share Button

Mentre la popolazione si mobilita con una raccolta firme per non far chiudere la piscina, l’Unione Alto Primiero interviene sulla questione con una nota ufficiale del presidente Luca Gadenz

piscina

di Daniele Dalla Valle

Primiero (Trento) – Dopo il dibattito nell’Assemblea della Comunità di valle sulla Piscina (assenti sia i sindaci, sia i consiglieri dell’Unione Alto Primiero) il presidente dell’Unione, Luca Gadenz interviene con una nota ufficiale per replicare, gettando benzina sul fuoco delle polemiche di queste ore.

La Piscina secondo l’Unione

“Rassicuro anzitutto gli utenti che la piscina non chiuderà – spiega nella sua nota l’avvocato Luca Gadenz – la Comunità – precisa – non la può chiudere, in quanto legata alle amministrazioni -almeno all’Unione- da un contratto di gestione che scade il 31.12.2015. E’ gia stata inoltrata alla Comunità ancora in data di giovedì u.s. una nostra nota con la quale si è rilevato il grave inadempimento contrattuale basato, sia sulla minaccia di chiusura dell’impianto, sia sulla ulteriore richiesta di € 28.560,00.

La gestione della piscina da parte della Comunità è una voragine finanziaria – spiega Gadenz – è bene che i cittadini sappiano, a questo punto, quali sono le cifre di cui si sta parlando, di cui i Comuni si sono già fatti carico. Non parliamo solo dei costi di gestione, ma anche dei costi legati alla ristrutturazione. Per questi ultimi le Amministrazioni hanno dovuto sborsare o stanno valutando di sborsare ben € 89.000,00 in più del previsto, solo perchè la Comunità non ha fatto bene i conti.

Prima dei lavori di ristrutturazione i Comuni pagavano per la gestione circa € 100.000,00 all’anno. Ora ne devono pagare € 150.000,00, ed ancora non bastano. I nuovi lavori avrebbero dovuto comportare un risparmio, soprattutto sul piano energetico.

Passando ai costi di gestione – continua la nota dell’Unione – che è il vero punto dolente, a fronte di una prima richiesta di contribuzione fatta dalla Comunità ai Comuni, pari ad € 238.000,00 all’anno, formulata in modo assai discutibile, i Comuni, alla fine in accordo con la stessa Comunità, hanno ritenuto congrua e non travalicabile per la gestione la somma di € 150.000,00 all’anno.

Di questi € 150.000,00 l’Unione Alto Primiero, basandosi peraltro su criteri di riparto obsoleti, sborsa € 59.796,00 all’anno per due anni, in base ad una convenzione approvata e sottoscritta con la Comunità nel maggio 2014.

Ma ciò che più sorprende -stando alla delibera n. 80 del giugno 2013- è che la Comunità paga alla società di gestione -sul cui operato e professionalità non si dicute nemmeno- ben € 9.000,00 più i.v.a. al mese (€ 131.760,00 all’anno), oltre ad accollarsi, sempre la Comunità, le spese di riscaldamento, di energia elettrica, dell’acqua e della depurazione dell’impianto, che, per fare un esempio, nell’anno 2013, in base ad una proiezione fatta dalla Comunità, si sono attestate nell’ordine degli € 117.000,00. E’ evidente che una gestione di questi tipo, proprio perchè non basata su una gara d’appalto concorrenziale, possa portare a questi risultati.

La gestione

La Comunità, su indicazione dei Sindaci, aveva promesso l’indizione della gara già entro il mese di giugno di quest’anno, ma ciò non è accaduto, ed allora si persevera nella gestione privatistica, con contratti prorogati all’infinito. Questo non è più ammissibile – continua Gadenz – e dunque è solo la Comunità a doversi assumere ogni responsabilità al riguardo e gli utenti a questa dovranno rivolgersi da ora in poi, senza fare tante polemiche gratuite verso i Comuni, i quali hanno già dato sin troppo.

Ricordo che storicamente la gestione degli impianti sportivi in capo ai Comuni (ex consorzio impianti sportivi) si è sempre rilevata efficacie e soprattutto economicamente supportabile. Il problema è che la proprietà della Piscina è della Comunità – conclude il presidente dell’Unione Alto Primiero – , ed ipotizzare una sua dismissione dalla gestione risulta operazione difficile”.

‘Cum grano Salis…’

Se esiste un problema, esiste anche una soluzione politica! In queste ore si chiedono in molti perchè non sia stata trovata una risposta alla questione nelle sedi ufficiali, senza lavare i panni sporchi in pubblico, rischiando davvero di mettere in discussione anche un servizio realmente vicino alla gente. La stessa gente che oggi si mobilita con una raccolta firme, perchè quel servizio lo vuole e lo apprezza davvero! 

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *