26Nel giorno in cui arriva la difesa degli Impianti di Rolle da parte del Dolomiti Superski (“Lo sci ha portato tanto benessere e crescita economica”), in Consiglio provinciale a Trento dopo la bocciatura di un ordine del giorno, le minoranze incassano il tavolo di lavoro sul collegamento
Trento – Il Caso di passo Rolle e il progetto dell’azienda di Fiemme “La Sportiva” che intende smantellare alcuni impianti del valico, assumono ormai rilevanza nazionale.
In rete i favorevoli al nuovo progetto sembrano essere la maggioranza (come conferma anche il nostro sondaggio locale) ma il significato dell’operazione sembra superare gli steccati locali.
Smantellare gli impianti a duemila metri significa lanciare un messaggio di forte impatto all’intero settore dello sci alpino sulle Alpi, ma soprattutto al turismo in montagna, che sta cambiando e chiede risposte urgenti con o senza impianti in quota.
Proprio per questo sulla questione interviene con una nota anche il Consorzio Dolomiti Superski, leader indiscusso dello sci tra i Monti Pallidi.
L’estrema difesa degli Impiantisti
“La Federconsorzi Dolomiti Superski – si legge in una nota – esprime la propria grande preoccupazione per la situazione creatasi nella ski area San Martino di Castrozza e Passo Rolle, parte significativa e importante del comprensorio Dolomiti Superski, per la possibilità della dismissione degli impianti sciistici di Passo Rolle.
Il glorioso passato e la grande tradizione di una località meravigliosa, tra le più ammirate, che tanto ha contribuito alla storia dello sci, registrerebbe una perdita di prestigio ben difficilmente colmabile. La preoccupazione è rivolta non solo nei riguardi delle società funiviarie ivi operanti, che si troverebbero penalizzate dall’offrire alla clientela un’area sciabile ridotta, priva di quella ampiezza e varietà molto ricercate dagli sciatori, ma anche all’intera filiera turistica della zona.
Lo sviluppo dello sport dello sci – evidenzioa il comunicato – ha portato alla formazione, in questi territori montani, di una catena di attività complementari e integrate tra di loro, che vanno dalla ricettività alberghiera, alla ristorazione in quota, alle scuole di sci, al commercio, all’artigianato e ad altre iniziative, che indotte e al traino della pratica dello sci, hanno richiamato una massa di turisti che ha formato e sostenuto l’economia locale.
E’ un patrimonio che va sostenuto e salvaguardato con impegno, imprenditorialità, dedizione e lungimiranza a tutti i livelli, perché si tratta di una filiera pesante che, senza la presenza di un alto numero di frequentatori, potrebbe subire pesanti ripercussioni. Dolomiti Superski, nell’esprimere vicinanza e incoraggiamento all’imprenditoria di San Martino di Castrozza e Passo Rolle, si augura che vengano ricercate e individuate soluzioni in grado di far proseguire l’attività su tutta la zona sciabile disponibile”.
L’emendamento Lega e il tavolo di lavoro
Durante i lavori del Consiglio provinciale di Trento, relativi all’assestamento di bilancio, è stato approvato un emendamento firmato dai consiglieri Fugatti, Bezzi e Cia, a seguito del respingimento nella giornata precedente della proposta di ordine del giorno che voleva la realizzazione del collegamento funiviario San Martino di Castrozza-Passo Rolle così come sottoscritto all’interno del Protocollo 2015.
Il testo approvato in Aula così recita “Al fine di garantire l’attuazione degli impegni già assunti nell’ambito del Protocollo d’intesa, la Provincia promuove, senza oneri a carico della finanza pubblica, la costituzione di un gruppo di lavoro, che termina i propri lavori entro 90 giorni dall’approvazione della presente legge, per accelerare l’iter di realizzazione del sistema di collegamento della località San Martino di Castrozza con il Passo Rolle, anche al fine di una coerente programmazione delle risorse finanziarie previste dal protocollo stesso.“.
Sebbene avessimo preferito un impegno maggiore – spiega il consigliere Fugatti – da parte dell’esecutivo dal punto di vista finanziario (cosa che la Giunta non ha condiviso) si è giunti ad una mediazione che impegna la Giunta a rispettare quanto sottoscritto nel Protocollo 2015 ed a stanziare le rispettive risorse finanziare.
Inoltre, l’esecutivo ha affermato la volontà di procedere in tempi certi, entro ottobre 2017. Si tratta di un emendamento che è quindi diventato legge provinciale, ben più forte in termini sostanziali e formali, di un ordine del giorno.
Riteniamo quindi – conclude la nota della Lega – che l’approvazione di questo emendamento, pur essendo frutto di una mediazione, possa riuscire a coinvolgere in tempi certi tutti gli attori istituzionali, rappresentando così un passo avanti significativo. Auspichiamo quindi che la Giunta si attivi velocemente affinché quest’opera possa vedere finalmente la luce del sole contribuendo, con gli altri interventi, allo sviluppo turistico ed economico del territorio del Primiero”.