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Partita IVA in Italia e all’estero: quali sono le differenze

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Nello specifico la partita iva è un codice composto da 11 cifre che serve a identificare ogni singolo contribuente

NordEst – Quest’ultimo può essere impersonificato indifferentemente sia da un’azienda che da una persona fisica. Tale numero identificativo fa riferimento diretto all’iva, ovvero all’imposta sul valore aggiunto che ogni contribuente deve versare. E fin qui tutto bene. Il problema spesso si pone in presenza di partite IVA straniere, ovvero quando si deve lavorare a stretto contatto con aziende con sede all’estero. Esistono infatti delle differenze fra le partite iva italiane e quelle estere: vediamo di capire meglio.

Disciplina dell’IVA in Italia

L’apertura della partita iva in Italia è obbligatoria per qualsiasi soggetto contribuente, per una questione di riconoscibilità nei confronti del fisco. Naturalmente non tutte le partite iva sono uguali, perché molto dipende anche dal regime al quale si aderisce. In tal caso fornire una panoramica della questione risulta molto complicato, ed è per questo che si consiglia di rivolgersi a un commercialista. Come funziona in linea di massima la partita iva in Italia? Dopo aver scelto un regime di appartenenza, per aprirla è possibile recarsi presso l’Agenzia delle Entrate o in alternativa procedere online o tramite raccomandata. Ripetiamo in questa sede che è assolutamente fondamentale studiare, prima di ogni altra cosa, la propria situazione reddituale, per poter scegliere un regime idoneo alle proprie esigenze. Infine, occorre sfatare un mito: aprire una partita iva non ha dei costi se lo si fa da soli, visto che le uniche spese sono quelle della parcella del commercialista.

Disciplina del VAT all’estero

In Italia abbiamo la partita iva, mentre all’estero viene utilizzato il VAT number. La struttura non cambia, considerando che anche in questo caso si tratta di un codice numerico. Chi desidera maggiori informazioni sul funzionamento della partita iva all’estero può consultare portali web come iCRIBIS, specializzati in servizi alle imprese. Come può una partita iva italiana intrattenere dei rapporti con un titolare di VAT number? Per prima cosa occorre registrarsi al registro VIES (partite iva comunitarie), ed è possibile farlo anche online, tramite il proprio cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate. Per quanto concerne la fatturazione, questa può cambiare a seconda dei regimi, visto che in certi casi serve ricorrere a soluzioni come il reverse charge. Entrando nella banca dati VIES, quella partita iva viene autorizzata a svolgere operazioni commerciali di tipo intra-comunitario, ovvero con soggetti appartenenti alla Comunità Europea. Bisogna fra le altre cose sottolineare che l’inclusione nel registro VIES è un’operazione che non comporta alcun costo. Infine, è possibile cancellarsi in qualsiasi momento dalla suddetta banca dati, se viene meno la necessità di intrattenere rapporti intra-comunitari.

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