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Reddito di cittadinanza, domande dal 6 marzo, dubbi da Confindustria e Inps

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In rete tutte le informazioni su come funziona e come richiederlo, il sito dedicato al reddito di cittadinanza

NordEst (Adnkronos) –  Il portale è raggiungibile all’indirizzo www.redditodicittadinanza.gov.it. E’ stato presentato dal premier Giuseppe Conte e dal vicepremier e ministro del Lavoro Luigi di Maio.

L’Istat ha dato tutti i numeri di coloro ai quali andrà il Reddito: il 47,9% andrà a 1,3 milioni di famiglie, il 57% al Sud. La maggioranza dei nuclei familiari saranno composti da single (47,9%9. Un quarto andrà alle casalinghe, ne beneficeranno anche 120mila laureati. Tra le audizioni per il Decretone anche Confindustria, che ha espresso tutti i suoi dubbi.  Perplessità anche dal presidente dell’Inps, Tito Boeri.

Siamo tutti orgogliosi, tutto il governo lo è, ma la cosa più importante è che sono orgogliosi gli italiani. E’ una misura molto complessa, di equità sociale, frutto di un lavoro corale. “Abbiamo faticato tanto per lavorare a questa misura”. così il premier Giuseppe Conte alla presentazione del sito e della card sul reddito di cittadinanza. ‘Mentre noi abbiamo studiato molto per fare questa riforma, saranno altri che ora studieranno la nostra di riforma” ha ribadito Conte. “E’ una riforma complessa perché è fondata su un patto di lavoro, un patto di formazione e un meccanismo di inclusione sociale. Abbiamo faticato tanto, studiato le riforme simili realizzate in Ue e anche fuori e cercato di far di meglio”, spiega il capo del governo definendo il reddito di cittadinanza “una conquista di civiltà“.

E’ stato un grande lavoro di squadra, che continua in queste ore. Oggi teniamo fede a un’altra promessa. Da oggi tutti gli italiani con questo sito potranno conoscere quali documenti e adempimenti compiere per arrivare preparati e accedere al Reddito” spiega il vicepremier Luigi Di Maio alla presentazione del sito e della card sul Reddito e sottolineando come in questo modo ci sarà “uno Stato amico che aiuta nei momenti di difficoltà“.

Ecco la prima card del reddito di cittadinanza della storia della Repubblica italiana, è la prima di circa 3 milioni di carte. Quella che vedete è la numero 1″. Così il vicepremier Luigi Di Maio ha presentato la card per il reddito di cittadinanza, con cui “si ristabilisce il rapporto di fiducia tra lo Stato e i cittadini”. Lo Stato, ha ribadito, “torna amico dei cittadini” dopo “la batoste pro austerity”.  Una carta uguale in tutto e per tutto alla normale card Poste Pay, dello stesso colore giallo, con gli stessi loghi e senza alcun riferimento al reddito di cittadinanza. Tutto per evitare che chi percepisce il beneficio “venga riconosciuto e discriminato”. Così il vicepremier Luigi Di Maio ha presentato la prima carta su cui sarà ‘caricato’ il reddito di cittadinanza da ritirare alle Poste. “Non vogliamo che ci siano discriminazioni, – ha detto – abbiamo lavorato con Poste Pay per fare in modo che sia una card uguale a quelle di Poste Pay”.

Il reddito lo abbiamo costruito intorno alle imprese” che possono arrivare ad avere “fino a 18 mesi di sgravi, pari al reddito che stava prendendo la persona” che viene assunta. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, alla presentazione del sito per il reddito di cittadinanza. “Se le aziende vogliono assumere e vogliono risparmiare potranno farlo proponendo un patto di formazione e di inserimento lavorativo”, ha aggiunto. La domanda e l’offerta di lavoro “non si sono mai incrociate, noi istituiremo un software unico e un sistema di incentivi che creerà l’incrocio tra domanda e offerta”. “Chi vuole il reddito ad aprile, può fare domanda dal 6 al 31 marzo” ha ribaditoil vicepremier Luigi Di Maio sottolineando come il governo stia “rispettando la tabella di marcia”.

In diretta da Roma vi presento il sito e la prima carta del Reddito di cittadinanza, la Numero 1! Collegatevi!

Publiée par Luigi Di Maio sur Lundi 4 février 2019

I REQUISITI – Per accedere al Rdc è necessario essere cittadini italiani, europei o lungo soggiornanti e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in via continuativa e avere un Isee inferiore a 9.360 euro annui. Il patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, può ammontare fino ai 30mila euro annui, mentre il patrimonio finanziario non deve essere superiore a 6mila euro che può arrivare fino a 20 mila per le famiglie con persone disabili.

PLATEA – Il reddito di cittadinanza riguarderà circa 5 milioni di persone, cioè persone che si trovano al di sotto della soglia di povertà assoluta. Il 47% dei beneficiari sarà al Centro-Nord e il 53% al Sud e Isole. Circa 1 milione 800mila famiglie avranno diritto alla misura economica. I nuclei famigliari con disabili che riceveranno il reddito di cittadinanza sono invece 255mila.

QUANTO DURA E COME FUNZIONA – Il reddito ha una durata di 18 mesi. Entro i primi 12 la prima offerta di lavoro potrà arrivare nel raggio di 100 km. Se viene rifiutata la seconda offerta potrà arrivare nel raggio di 250 km e se anche questa viene rifiutata la terza offerta potrà arrivare da tutta Italia. Dopo il primo anno anche la prima offerta potrà arrivare fino a 250 km, mentre la terza potrà arrivare da tutto il territorio nazionale; dopo i 18 mesi tutte le offerte possono arrivare da tutto il territorio nazionale. Per le famiglie con persone con disabilità le offerte di lavoro non potranno mai superare i 250 km.

DOVE SI PUO’ RICHIEDERE – Il reddito si potrà richiedere alle Poste Italiane sia direttamente all’ufficio postale che in via telematica oppure al Caf. L’Inps verificherà se si è in posso dei requisti. Il reddito verrà erogato attraverso una carta prepagata di Poste Italiane. Dopo l’accettazione, il beneficiario verrà contatto dai Centri per l’impiego per individuare il percorso di formazione o reinserimento lavorativo da attuare. Chi fornisce dati falsi rischia da 2 a 6 anni di carcere e non sarà possibile utilizzare la card per il gioco d’azzardo.

CHI VIENE ESCLUSO – Viene escluso dal reddito chi non sottoscrive il Patto per il Lavoro o per l’Inclusione sociale, chi non partecipa alle iniziative formative e non presenta una giustificazione, chi non aderisce ai progetti utili per la comunità predisposti dai Comuni, chi rifiuta la terza offerta congrua, chi non aggiorna le autorità competenti sulle variazioni del proprio nucleo e chi fornisce dati falsi. In quest’ultimo caso si rischiano da 2 a 6 anni di carcere.

CHE SUCCEDE SE NON SPENDO I SOLDI? – Se i soldi del reddito di cittadinanza non vengono spesi tutti entro il mese, la cifra non spesa “non la eroghiamo sul mese dopo”, i soldi “glieli scaliamo dal mese dopo”, ha sottolineato il vicepremier Luigi Di Maio.

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