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Primiero, ordigni bellici brillano nell’area Parco in Val Cigolera: interrogazioni provinciali e al Parco

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La consigliera provinciale Lucia Coppola (Gruppo Misto/Europa Verde) chiede chiarezza, sulla notizia trapelata già nei giorni scorsi a livello locale, dopo l’ordinanza comunale. Sul caso interviene anche il consigliere di Onda, Filippo Degasperi. A livello locale, interrogazione all’Ente Parco di Daniele Gubert ed Ettore Sartori che chiedono le motivazioni

Nella foto, la malga Valcigolera si trova nel cuore del Carosello delle Malghe, sulla Ski Area San Martino di Castrozza – Passo Rolle. Situata a 1884 metri. Ai piedi dell’omonima Cima Valcigolera e delle cime settentrionali della Catena del Lagorai, di fronte alle Pale di San Martino [ph malgavalcigolera]

 

Primiero San Martino di Castrozza (Trento) – “Apprendiamo con grande sconcerto e preoccupazione – scrive la consigliera provinciale – che, dopo i tentativi fortunatamente scongiurati di far brillare bombe nell’area prativa di Cimana, nelle giornate di mercoledì e giovedì di questa settimana verranno neutralizzati 12 ordigni bellici, con l’operazione denominata “Primiero 2022” in val Cigolera (area protetta del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino), vicinissima al centro di San Martino di Castrozza.

Purtroppo – spiega Lucia Coppola (nella foto ndr) – i tempi ridottissimi che intercorrono tra la notizia di questo ennesimo sfregio e la sua realizzazione, non hanno consentito alla comunità locale e a coloro che hanno a cuore la salvaguardia dei parchi naturali, di reagire e fare fronte comune a questa decisione scellerata e incomprensibile che mette a repentaglio, parliamo di ordigni bellici a caricamento chimico! un ambiente che dovrebbe essere massimamente tutelato e coloro che lo vivono.

Riteniamo davvero incredibile che si sia scelto un parco naturale come sito preposto a questo tipo di operazione e che la Provincia di Trento, l’Assessorato all’ambiente, l’Appa e tutti gli organi preposti alla salvaguardia ambientale e a prendersi cura della sua conservazione, non abbiano né informato la popolazione, nè siano intervenuti, come era doveroso fare, per cercare un sito più adatto. Tutto ciò non consentirà probabilmente, a causa dei tempi così ristretti, l’opposizione e la vittoria di territori che, come quello di Pomarolo, hanno potuto opporsi facendo valere i propri diritti e hanno vinto.

Ci chiediamo che valore abbiano – conclude Coppola -, per coloro che prendono queste decisioni, i parchi naturali del Trentino e la loro salvaguardia. È davvero deprecabile quanto sta accadendo, mettendo la popolazione preoccupatissima di fronte al fatto compiuto, senza possibilità alcuna di opporsi, agendo di imperio e di prepotenza”.

Primiero, interroga anche Degasperi

“Brillamento ordigni bellici: dal lago di Cei al Parco Naturale delle Pale di San Martino, di male in peggio – scrive il consigliere provinciale di Onda, Filippo Degasperi (nella foto ndr) nella sua interrogazione provinciale – nelle scorse settimane lo scrivente era intervenuto per responsabilizzare la Provincia rispetto alla scelta di procedere al brillamento di ordigni bellici nella zona di malga Cimana.

Dopo la presa di posizione del sindaco di Pomarolo e della comunità, era arrivata la positiva notizia che la zona del lago di Cei sarebbe stata risparmiata e che, per neutralizzare gli ordigni, si sarebbe individuata un’area diversa.

Sorprende che tale area sia stata individuata all’interno del Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino e precisamente in Val Cigolera, zona speciale di conservazione”. Il testo integrale dell’interrogazione

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3 Replies to “Primiero, ordigni bellici brillano nell’area Parco in Val Cigolera: interrogazioni provinciali e al Parco

  1. Trovo sconcertante quanto sta accadendo a Primiero, nel totale oblio delle istituzioni.
    Nessuna autorevole voce si alza a difendere con ogni mezzo il nostro caro territorio. Siamo in balia degli eventi, senza che nessuno alzi un dito. I cittadini possono solo assistere, loro malgrado, all’ennesimo schiaffo dato ad una Comunità priva ormai di rappresentanti credibili, che amino veramente questa povera Valle.

  2. Sconcertante. Ennesima riprova di subalternità, mancanza di consapevolezza e determinazione nel voler ben gestire e salvaguardare con coerenza il proprio territorio e le persone che lo abitano.

  3. Non ci facciamo mancare niente. Vogliamo supporre che quando vengono decise soluzioni del genere nessuno a livello amministrativo locale ne venga informato? Che il traffico possa scorrere tranquillo mentre transita un trasporto di questo tipo? Che venga scelto un luogo che per ambiente e fauna ha un gran bisogno di uno spot tale? Ognuno avrà un interrogativo nella sua mente ma, tutti credo, abbiano capito il nostro valore come luogo di soluzioni estreme.

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