Giovedì mattina è stato investito da un’auto un lupo lungo la Sr 50, poco dopo Pontet (Imèr) in direzione Sovramonte. Danni al mezzo ma fortunatamente nessuna conseguenza per il conducente che verso le 4.30 del mattino si stava recando al lavoro. A Siror nelle stesse ore, si registra un’altra predazione nei pressi del paese
Imèr/Sovramonte – L’automobilista che si stava recando al lavoro, verso le 4.30 del mattino di giovedì, se l’è trovato di fronte all’interno della galleria Pontet e non ha potuto evitare l’impatto. È stato lui stesso a chiamare la Polizia provinciale, dopo essersi immediatamente fermato a seguito dell’incidente. L’animale, un giovane esemplare maschio, è morto sul colpo.
Il recupero dell’animale
La carcassa è stata recuperata dagli agenti provinciali ed è stata portata all’Istituto zooprofilattico per le analisi di rito. Con ogni probabilità, fanno sapere gli esperti dell’ufficio faunistico della provincia di Belluno, è un lupo appartenente al branco che staziona nella zona di Sovramonte.
Si tratta del secondo lupo investito in poche settimane nel Bellunese: il precedente era capitato a fine marzo a Borgo Valbelluna. A febbraio invece una giovane lupa era stata investita a Levego, alle porte di Belluno, cavandosela con ferite che sono state curate prima in una clinica veterinaria e poi al Cras di Treviso.
Segnalazioni e attacchi a Primiero
Numerose sono state nelle ultime settimane anche le segnalazioni di lupi presenti nei pressi dei centri abitati del Primiero Vanoi, con attacchi anche ad alcuni allevamenti di pecore, tra i più recenti in Val Canali, a Transacqua e più di recente a Siror (nella foto), nei pressi del paese.
Il lupo e la prevenzione delle predazioni
Si chiama Melken l’ultimo progetto di prevenzione dalle predazioni di lupo varato dalla Regione Veneto e realizzato in collaborazione con l’Università di Padova. Si basa sulla posa di recinzioni elettrificate e sull’analisi delle modifiche del pascolamento, del pascolo e degli episodi di attacco, finalizzata alla sperimentazione di nuovi sistemi di tutela dei bovini in malga. Sarà presentato sabato prossimo a Longarone Fiere Dolomiti, in occasione di “Caccia, pesca, natura”, la mostra dei prodotti e dei servizi per l’attività faunistico-venatoria e alieutica giunta alla 21. edizione (dal 14 al 16 aprile).
Sarà il primo degli approfondimenti a cura della Regione Veneto inseriti nel vasto programma della fiera. Alle 14.30, al Centro congressi del polo fieristico, verranno illustrate le specifiche del progetto che coinvolge numerosi partner e si basa sull’attività delle malghe. Il fine ultimo è quello di affinare un sistema di tutela sia della specie selvatica – del lupo – e dell’ambiente montano, sia del bestiame domestico. Ne parlerà il dottor Emanuele Pernechele, dell’Unità operativa Pianificazione e Gestione faunistico-venatoria della Regione, insieme all’assessore regionale a caccia e pesca, Cristiano Corazzari.
A seguire, si terrà il secondo approfondimento, relativo al progetto di ricostituzione dello stato dei popolamenti ittici nelle acque di Zona A “salmonicola” a seguito della tempesta Vaia. Il maltempo di fine ottobre 2018 infatti ha provocato ingenti danni all’ambiente fluviale e ai corsi d’acqua, in alcuni casi facendo sparire i pesci e il loro habitat naturale. La Regione è intervenuta con azioni mirate per il recupero del patrimonio ittico. La presentazione del progetto si era tenuta proprio in occasione di Caccia Pesca Natura dello scorso anno. Ora i tecnici regionali e di Veneto Acque spa porteranno in fiera un importante aggiornamento con l’attuale stato di avanzamento dei lavori.
