"Con riferimento all’articolo di cui sopra pubblicato sul vostro sito io penso di essere una dei tanti testimoni del tragico evento, giovedì 18 giugno ero al parco marino di ras moamed in escursione con la mia famiglia ed abbiamo assistito al tentativo (da parte della nostra guida e di altre persone) di salvare una donna (certamente italiana) che ha avuto un malore in acqua indossava un giubbino salvagente, ed era in escursione con un’amica, penso sia questa sfortunata ragazza…
purtroppo le condizioni sono parse subito disperate e le guide locali e un infermiere (in vacanza anche lui) han tentato invano di fare massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca… purtroppo nessun punto di soccorso è presente all’interno del parco e le guardie chiamate non han potuto far altro che constatare il decesso e trasportare altrove la salma…
non è stata vista da nessun medico…forse su questo le autorità di tanti paesi che portano turisti in Egitto dovrebbero fare pressione per la presenza almeno nelle zone più frequentate e amene di un punto di soccorso… forse però solo un defibrilatore avrebbe fatto la differenza…nel caso ai familiari servisse la nostra testimonianza io e mio marito siamo a disposizione (le bimbe ancora un po’ scolvolte son troppo piccole)".
Cordialmente,
Silvia