Primiero Vanoi

La Festa “de la Dorc” a Siror, vince il comune di Gosaldo

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Inaugurato nuovo bassorilievo in legno

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Siror (Trento) – La Dorc, nel dialetto di Primiero, è l’erba del secondo sfalcio stagionale. E a Siror, ai piedi delle Pale di San Martino, viene da alcuni anni organizzata la Festa “de la Dorc”. All’interno della festa, nella campagna ai margini dell’abitato, si tiene una sfida tra i paesi di Primiero con la rievocazione di una tra le attività principali dell’estate contadina: lo sfalcio dei prati.

La gara premia, in particolare, il più svelto a sfalciare una “part de dòrc” cioè una parte di terreno, ma non solo, i compagni di squadra devono stendere l’erba sul prato per poi costruire dei cumuli di fieno, chiamati, in dialetto, “mari”, che hanno lo scopo di proteggere il più possibile dalla pioggia l’erba tagliata e, infine, il fieno deve essere inserito in un grande lenzuolo, che ancora qualcuno usa per portarlo nel fienile, il “Tabià”.

Ma non ci sono, a questa gara, solo le squadre di Primiero.

Vi partecipano anche le squadre di alcuni Comuni di confine, della vicina Provincia di Belluno, Gosaldo, Lamon, Taibon Agordino e Pullir, frazione di Cesio Maggiore. Ed è stata proprio la squadra del Comune di Gosaldo ad aggiudicarsi il primo posto. Siror, per la cronaca, quest’anno è arrivato terzo.

Nel corso della giornata è stato anche inaugurato il nuovo bassorilievo di legno, realizzato quest’anno da un artista altoatesino nei giorni precedenti all’evento, presso l’antico “Tabià” del paese. Racconta una delle leggende dolomitiche, in questo caso quella delle Anguane, creature legate all’acqua, dalle caratteristiche in parte simili a quelle di una ninfa e tipiche della mitologia alpina

È stato posizionato su un edificio del centro storico, per la precisione sul nuovo edificio, a funzione pubblica, realizzato dal Comune di Siror nella centrale via Sant’Andrea. È una tradizione che si rinnova da diversi anni. Con questo sono ben otto i bassorilievi di legno che è possibile ammirare ora fra le vie del paese.

Un paese, dunque, d’arte, infatti i bassorilievi sono contornati da antichi affreschi sulle case del centro storico, accanto ai grandi murales contemporanei di autori noti come Riccardo Schweizer e Max Gaudenzi.

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