NordEst

Jumper muore in Trentino, A Cortina guida cade dal campanile

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La tragedia – E’ volato per alcuni metri precipitando dalla cima del campanile della Chiesa parrocchiale di Cortina, dove stava effettuando dei lavori con i colleghi, e ha perso la vita per i traumi riportati nell’urto con la parete. E’ morto questa mattina Marco Da Pozzo, 43 anni, di Cortina, impegnato nella sistemazione della struttura.

L’uomo stava svolgendo piccole riparazioni, pare di carattere elettrico. I dispositivi di sicurezza hanno fermato la caduta, ma l’urto contro la parete del campanile ne ha provocato comunque il decesso per traumi al volto e al torace. I colleghi lo hanno subito soccorso, issandolo fino alla cima, e hanno lanciato l’allarme al Suem, che ha inviato l’elicottero di Pieve di Cadore. Imbarcato con un verricello, è stato trasportato alla piazzola dell’ospedale, ma a nulla sono valse le manovre di rianimazione.

Sul posto anche i carabinieri, personale della Polizia di Stato e i vigili del fuoco. Il cadavere è stato recuperato dall’elicottero del Soccorso alpino in hovering. La procura di Belluno ha disposto che la salma venga messa a disposizione dei familiari.

Il Soccorso alpino bellunese esprime le proprie condoglianze alla famiglia e si stringe al dolore del fratello Massimo, membro del Soccorso alpino di Cortina.

Chi era- Marco Da Pozzo, guida alpina dal 1991, nato nel 1966

Un curriculum di peso: "Scoiattolo" dal 1987. Ripetizione della maggior parte delle vie classiche in Dolomiti Ascensioni in Monte Bianco, Gran Sasso, Alpi Carniche Partecipazione alla spedizione al Pumori (7200 m) Apertura di una nuova via sull’Obuce Peak (piramide) Arrampicata su ghiaccio in Monte Bianco e molte delle cascate classiche in Dolomiti. Arrampicata in falesia in Italia, Marocco, Francia Istruttore nazionale guide alpine. 27/07/2004. Raggiunge la vetta del K2 a 8611m.

Jumper muore in Trentino –
Ed è stato trovato dagli uomini del Soccorso alpino di Trento il corpo senza vita di Michele Avanzi, il jumper 41enne disperso da domenica dopo un lancio dalla cima della Paganella con la sua tuta alare. L’uomo, un ingegnere di Gavardo (Bs), si era gettato nel vuoto con un amico, che ha subito lanciato l’allarme dopo averne perso le tracce. Il cadavere è stato individuato grazie al cellulare del 41enne.

Il corpo è stato individuato poco prima delle 11 in val Morta, in località Piazzabella, nel comune di Zambana, dopo la piana di Terlago. Sul posto si è diretto l’elicottero per il recupero della salma. Le ricerche sono state condotte da vigili del fuoco, soccorso alpino e carabinieri di Vezzano.

Domenica a mezzogiorno l’uomo si era lanciato dalla cima della Paganella, a metri 2.150, assieme ad un amico. Quest’ultimo e’ regolarmente atterrato nella zona dell’Autostrada del Brennero, poco a nord di Trento, vicino all’area di servizio Paganella Ovest. Non avendo visto l’amico, ha dato l’allarme e sono scattate le ricerche che si sono concentrate nella zona di Terlago, grazie ad una triangolazione resa possibile alle cellule attivate del telefonino del base jumper bresciano, che squillava a vuoto. Sospese alle 22 di domenica, le ricerche sono riprese nelle prime ore della mattina.

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