NordEst

Il Trentino incontra la Polonia

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Molti polacchi conoscono già il Trentino. Lo confermano le 520 mila presenze turistiche che rendono la patria di Woytila e Walesa il primo fra i Paesi che scelgono le nostre montagne per lo sci. Ma l’obiettivo della missione economica a Varsavia, guidata dal presidente Lorenzo Dellai e dall’assessore al Turismo Tiziano Mellarini, è quella di offrire alle istituzioni e agli operatori economico della Polonia  un panorama veramente aggiornato ed esaustivo delle opportunità offerte dal Trentino, spaziando dalle tecnologie "green" – edilizia sostenibile, energie rinnovabili – alle produzioni agroalimentari. Nel corso della mattinata, anche il gradito incontro con il premio Nobel per la Pace ed ex-leader di Solidarnosc Lech Walesa, che era stato in visita in Trentino lo scorso settembre. 
 
La missione, organizzata dalla Provincia autonoma di Trento, con il supporto organizzativo di Trentino Marketing e Trentino Sprint in partnership con l’Ice di Varsavia e l’Ambasciata italiana,  si propone di  valorizzare, attraverso un fitto programma di incontri istituzionali ma anche di contatti commerciali diretti, gli evidenti  legami esistenti fra l’offerta economica, territoriale e turistica del Trentino Alto Adige. Una prospettiva "di sistema", quindi, dentro alla quale ci stanno le eccellenze delle nostre produzioni vitivinicole ma anche quelle del mondo dell’università e della ricerca. 
 
In apertura del workshop, stamani, presso l’Hotel Intercontinental di Varsavia, il presidente Dellai, intervenendo subito dopo i saluti di benvenuto dell’ambasciatore Aldo Mantovani, ha parlato in primo luogo dell’Autonomia del Trentino, "vero unicum in Europa, principale motore dello sviluppo territoriale. 
Per noi – ha proseguito Dellai – la Polonia è già oggi uno dei principali mercati di riferimento, con le sue  520 mila presenze turistiche, in continua crescita, sulle piste da sci ma anche nelle località turistiche del Garda. Questo legame però è stato ulteriormente rafforzato dalle cooperazioni sul versante culturale – ad esempio le iniziative musicali per i 200 anni dalla nascita di Chopin – e dai rapporti di amicizia che abbiamo allacciato negli ultimi anni – senza dimenticare che nel 1423 resse il principato vescovile di Trento Alessandro di Masovia – cementati dalla visita in Trentino, lo scorso anno, del premier e premio Nobel per la Pace Lech Walesa.

Siamo qui per promuovere una collaborazione a 360 gradi, partendo dal nostro sistema delle piccole e medie imprese, che hanno dimostrato in questo ultimo e non facile periodo di saper reggere anche i contraccolpi di una crisi internazionale, innovando, consorziandosi e dando vita a collaborazioni di livello anche internazionale. Il Trentino ha inoltre maturato da tempo una forte vocazione alla ricerca scientifica e tecnologica, con la sua Università, i suoi centri di ricerca pubblici e privati – ormai una ventina – e i suoi circa 3000 ricercatori, un numero consistente per una regione di piccole dimensioni come la nostra. Infine, abbiamo filiere produttive in settori che possono essere di reciproco interesse: oltre a quello agroalimentare – non a caso sono previsti in questa visita dei momenti di approfondimento sull’industria vitivinicola – quelli della meccanica, dell’edilizia innovativa, dell’energia "pulita" e non da ultimo delle tecnologie informatiche, considerato che il consorzio Trentino Rise è il punto di riferimento in Italia dell’Istituto europeo di tecnologia." 
 

Dellai ha parlato inoltre dell’impegno del Trentino sul versante ambientale, con il Distretto tecnologico energia ambiente che possono operare in campi quali il potenziamento degli impianti idroelettrici, la riconversione delle centrali a carbone, la gestione del ciclo dei rifiuti urbani e così via. La Polonia del resto è un Paese con oltre 38 milioni di abitanti, uno dei più importanti fra quelli della "Nuova Europa". Un paese che sta crescendo, dove si costruiscono autostrade e altre infrastrutture, dove sono presenti molte imprese italiane. Il primo vantaggio però è rappresentato dalla sua gente; oltre il 50 per cento della popolazione è giovane, le università polacche, pubbliche e private, sono molto valide e attirano studenti da molti paesi circostanti, dalla Bielorussia all’Ucraina giù giù fino alla Turchia. Esistono poi all’interno del paese Zone economiche speciali dove si può investire con maggiore facilità, approfittando anche degli aiuti di Stato. 
 
Nel corso della mattinata, la delegazione ha incontrato il premio Nobel per la Pace Walesa, che ha portato la sua testimonianza relativa alla visita che ha svolto in Trentino lo scorso settembre ed ha rinnovato l’invito ad una forte assunzione di responsabilità, a tutti i livelli – dalle istituzioni, alle imprese, ai singoli cittadini – per un impegno straordinario per affrontare i problemi della crisi economica ma anche le incertezze figlie della globalizzazione con fiducia e al tempo stesso grande determinazione. 
 
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