NordEst

Il mistero dei boati a Sella Fadalto

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La ricerca delle cause dei forti boati che si odono dalle viscere della terra a Sella Fadalto, soprattutto in Val Lapisina, a cavallo tra le province di Treviso e Belluno, sarà al centro di una riunione tecnica promossa dalla Regione del Veneto per lunedì prossimo, 7 febbraio, nella sede della Protezione Civile Regionale. “Siamo molto attenti a questi eventi sin dal loro primo manifestarsi circa un mese fa – hanno ricordato gli assessori all’ambiente Maurizio Conte e alla protezione civile Daniele Stival – ma a tutt’oggi non vi sono certezze sulla loro origine, che taluni riconducono ad attività sismica, a fenomeni gravitativi, a eventi connessi al carsismo o altro”.
 
La zona della Val Lapisina è attualmente oggetto di controlli e verifiche anche strumentali da parte di diversi enti e strutture. Nell’incontro di lunedì, che inizierà alle 10,30, saranno raccolte e confrontate tutte le informazioni disponibili per cercare di avere un quadro univoco rispetto ad una situazione che ha origini ignote e che spaventa e anche preoccupa le popolazioni della zona.
 
Alla riunione sono stati invitati il Centro Ricerche Sismologiche dell’ Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale di Udine, l’Unità Operativa di Supporto (UOS) della struttura di Padova dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del CNR, il Servizio valutazione del Rischio Sismico della Protezione Civile Nazionale, i presidenti delle Province di Belluno e di Treviso, i sindaci di Vittorio Veneto e di Farra d’Alpago, oltre ai responsabili delle direzioni regionali interessate (Direzione Geologia e Georisorse, Unità di progetto Protezione Civile, Direzione Difesa del Suolo) e alle Prefetture di Belluno e Treviso.
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