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Il cibo spazzatura? Per il 25% della popolazione non è un rischio per la salute

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Una persona su quattro potrebbe essere immune ai danni metabolici  prodotti dal consumo di junk food

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NordEst – Hamburger, patatine fritte e altri alimenti ipercalorici additati spesso come ‘cibo spazzatura’ e sul banco degli imputati per essere causa dell’ obesità, del colesterolo e del diabete, non sono pericolosi per il 25% della popolazione. A stabilirlo è una ricerca dell’Università di Washington, che ha determinato come alcuni metabolismi appaiono immuni ad un’alimentazione non proprio salutare come quella a base di ‘Junk food’ Lo studio, pubblicato su ‘Journal of Clinical Investigation’, ha anche evidenziato come una persona su cinque, con gravi problemi di peso, non ha mostrato problemi di salute legati ad un cattivo regime a tavola.

Insomma, anche quando i volontari obesi sono stati invitati dagli scienziati a consumare, oltre alla dose giornaliera di cibo, anche 1.000 calorie al giorno in più (mangiando in ‘fast food’ sotto la supervisione di un dietista) non hanno mostrato alcun segno di problemi metabolici che precedono malattie anche gravi. “Questa ricerca – spiega Samuel Klein, autore del lavoro – dimostra che alcune persone con problemi di peso sono protette dagli effetti negativi metabolici di un moderato incremento del girovita, mentre altri sono predisposti a sviluppare questi problemi. C’è quindi un 25% della popolazione – conclude Klein – che rimane con un metabolismo normale anche quando in realtà sta ingrassando”.

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