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Giustizia tributaria, a Trento 420 procedimenti nel 2018, a Bolzano sono 328 i ricorsi definiti

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Inaugurato l’Anno giudiziario 2019 a 30 anni dall’istituzione

Trento/Bolzano – Sono stati 420 i procedimenti definiti dalla Commissione tributaria di primo grado nel 2018 e la giacenza è di 818 controversie. Un dato fisiologico secondo Corrado Pascucci, presidente della Commissione tributaria di secondo grado, che ha tenuto la relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario della giustizia tributaria a Trento, a palazzo Geremia. Gli arretrati sono stati abbattuti di 98 procedimenti.

I procedimenti pendenti dal 2017 erano 916 e quelli giunti nel 2018 sono stati 322. Vittoria ai contribuenti nel 37% dei casi. Le richieste di sospensione dell’esecuzione dell’atto impugnato sono state 110, 105 decise. I contenziosi hanno riguardato quasi tutti i tipi di tributi, soprattutto Irpef, Ires, Iva e Irap.

La Commissione di secondo grado ha definito 112 provvedimenti e ne restano 159. Quelli pendenti dal 2017 erano 179 e nel 2018 ne sono pervenuti 92. L’abbattimento è di 20. Le sentenze favorevoli ai contribuenti sono state il 23%, quelle agli uffici il 46% e le restanti intermedie.

L’attività a Bolzano

Nel 2018 al Tribunale di giustizia amministrativa (Tar) di Bolzano sono stati definiti 328 ricorsi, di cui 295 mediante sentenza. I decreti presidenziali complessivamente emanati sono stati 124 e le ordinanze collegiali 160. Lo ha ricordato in mattinata nella sua relazione la presidente del Tar Edith Engl in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2019.

La presidente ha anche ricordato che quest’anno ricorre il trentesimo anniversario dell’istituzione del Tar di Bolzano e che in questi 30 anni sono stati presentati 12.273 ricorsi e che sono state emesse oltre 10.000 sentenze.

Il contenzioso più frequente è quello in materia edilizia-urbanistica, ha ricordato Engl, con 122 ricorsi depositati a fronte di 283 totali, pari al 43%. Solo nel 75% dei casi contro le sentenze viene presentato appello. Anche nel 2018 al pari degli ultimi anni, il numero dei ricorsi respinti, o definiti negativamente per ragioni di rito, è risultato superiore a quello dei ricorsi accolti.

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