NordEst

Giunta regionale: “quelle del Comitato rifiuti zero sono menzogne e cattiva informazione”

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Il volantino distribuito dal neonato Comitato rifiuti zero della Valle d’Aosta infiamma la polemica sull’argomento termovalorizzatore.
In una nota, la Giunta regionale risponde a quanto definiscono “menzogne, cattive informazioni..” e “a chi ricorrendo al peggior ecoterrorismo mira a lasciare alle generazioni future un territorio minato da una grande e pericolosa discarica posta al centro di una area fortemente antropizzata…”.

Scrive il Comitato rifiuti zero della Valle d’Aosta nel volantino intitolato La gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta. Un piano senza precedenti in Europa: “considerato che i nostri rifiuti non sono sufficienti per alimentare l’impianto, si vuole tentare a nostro rischio un’impresa mai effettuata: bruciare nel forno la discarica regionale di Brissogne, una montagna di 2.000.000 di metri cubi di rifiuti di ogni genere, anche tossici se bruciati…. e ancora “l’inceneritore non fa sparire i rifiuti, ma li disperde nell’aria …e produce, per ogni 4 tonnellate bruciate, oltre 1 tonnellata di ceneri pericolose..”

Ed ecco la risposta della Giuntala Regione nello studiare i diversi sistemi di trattamento e smaltimento ha proceduto alla comparazione di due scenari complessi che si basano, in sintesi, uno sulla presenza di un sistema di trattamento meccanico e biologico (cosiddetto sistema a freddo) e uno sulla presenza di un termovalorizzatore. Per entrambi gli scenari sono state fatte tutte le necessarie valutazioni..”

La soluzione del termovalorizzatore quindi per la Giunta, oltre ad essere supportata da studi e dati, ha ottenuto l’appoggio dei vari soggetti interessati “tale decisione della Giunta, che opta per la soluzione del termovalorizzatore e della contestuale bonifica della discarica regionale, è avvenuta dopo che il Consiglio Permanente degli Enti locali ha formulato, quasi all’unanimità (un solo voto contrario e un astenuto), un importante parere in merito, parere che indica alla Regione come soluzione, accettabile sotto i diversi punti di vista, quella che prevede l’impianto di termovalorizzazione e la contestuale bonifica della discarica regionale, nonché dopo avere acquisito il parere della terza Commissione consigliare permanente, che ha individuato anch’essa (con un solo voto contrario) in tale scenario di smaltimento la soluzione migliore.”

E sulla questione della bonifica della discarica “il problema è stato oggetto di uno studio specifico nel quale è affrontata la problematica in modo puntuale e riferita alla concreta situazione del sito” inoltre “lo studio riporta, poi, in modo puntuale, le diverse esperienze di bonifica di discariche effettuate sia in Italia che in Europa; ciò a riprova che la bonifica delle discariche di Brissogne non sono affatto le prime”

Infine sul tema della salute, una delle motivazioni portate da quanti si oppongono al termovalorizzatore, sottolinea la Giunta “l’organizzazione mondiale della sanità, così come autorevoli esponenti della medicina, per tutti il prof. Veronesi, hanno in più sedi dichiarato non esserci alcun nesso tra presenza di termovalorizzatori e malattie anche gravi come quelle oncologiche”

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