NordEst

Galan silurato da Roma: “Peggio di un tradimento”, il Veneto alla Lega

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La Lega favorita – Nel Carroccio veneto le opzioni sono però ancora aperte: oltre a Zaia, da tempo si fa il nome del sindaco di Verona, Flavio Tosi e dell’attuale vicepresidente della Regione, Franco Manzato. ‘La politica ha i suoi tempi. Quindi decideremo con calma – ha riferito Paolo Gobbo, segretario regionale della Lega -. Ci consulteremo con Bossi e poi valuteremo il gradimento del Pdl’.

Ai giornalisti che gli chiedono se la scelta di un candidato trevigiano per lo scranno piu’ alto del Veneto comportera’ il trasferimento della segreteria regionale del partito da Treviso a Verona, magari sulle spalle di Tosi, Gobbo replica che ‘al nostro interno non ci sono di questi problemi’, anche se la rappresentanza territoriale – ammette – e’ un valore.

Galan prende tempo –
Non viene esclusa, dunque, una lista Galan, dentro la coalizione. Il governatore Galan, dal canto suo, si prende una decina di giorni di tempo per decidere che cosa fare. E’ infuriato tanto da aver dettato, come prima reazione: ‘Questo e’ peggio di un tradimento’. Si dice ‘profondamente amareggiato’ il suo piu’ stretto collaboratore, l’assessore alla mobilita’ Renato Chisso, Pdl, per il quale si prospetta la vicepresidenza della Regione, a meno che il risultato elettorale non dia numeri tali a Remo Sernagiotto, attuale capogruppo del Pdl, per pretendere il secondo incarico della Regione.

Dario Bond, consigliere regionale Pdl e fedelissimo di Galan, ha intanto fatto sapere che all’interno del Pdl si formera’ un raggruppamento che avra’ come riferimento il presidente uscente, ‘con l’obiettivo – ha precisato – di contrastare il successo elettorale della Lega’. Lo stesso Bond ha ribadito l’impegno suo e degli amici di Galan di verificare le condizioni per creare, anche nel Veneto, un’esperienza politica alla ‘Cdu bavarese’.

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