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Fuggono speronando le volanti, arrestati due macedoni

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Nei loro confronti il questore firma un decreto di espulsione


 

Bolzano – Due volanti della polizia sono state ripetutamente speronate durante un inseguimento ad alta velocità, la scorsa notte, nelle vie del centro di Bolzano e sulla statale 12. Tutto è cominciato intorno alle 2.30, quando un equipaggio delle volanti ha visto arrivare a tutta velocità e contromano un veicolo che da Via Piave si immetteva su via Portici. Gli agenti hanno cercato di fermare la vettura, una Bmw, che ha, invece, accelerato fuggendo per le vie del centro storico, riuscendo a raggiungere la statale 12 in direzione nord.

La volante, che si è messa all’inseguimento, è riuscita ad affiancare i fuggitivi venendo a più riprese speronata ad alta velocità. Nel frattempo si è aggiunta alla caccia un’altra volante inviata dalla centrale operativa della questura, che pure, durante la manovra di accerchiamento, è stata speronata dall’auto in fuga. Alla fine, all’altezza di Ponte Gardena, gli agenti sono riusciti a bloccare il veicolo e ad immobilizzare gli occupanti, due cittadini macedoni, entrambi 26enni ed entrambi con a proprio carico precedenti di polizia per spaccio di stupefacenti, che sono stati portati in questura, mentre le tre automobili venivano recuperate dal carro attrezzi.

Sia i quattro agenti che i due fermati hanno dovuto ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso dove, per i poliziotti sono state emesse prognosi variabili tra i 5 ed i 10 giorni. I due fermati sono stati quindi dichiarati in arresto e messi a disposizione della procura della Repubblica. Il questore, Paolo Sartori, in considerazione di della gravità dei fatti, parallelamente all’iter giudiziario ha emesso nei confronti dei due macedoni un decreto di espulsione dal territorio nazionale.


In breve

Rimarrà in carcere il 21enne di origine tunisina arrestato a Trento per la quarta volta in poco più di una settimana per aver tentato il furto di quattro automobili a distanza di pochi giorni. Il giudice Rocco Valeggia ha infatti stabilito un aggravamento della misure di custodia cautelare, accogliendo le richieste della pm Nadia La Femina.

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