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Freddo e vento, gelano le Dolomiti: deboli nevicate a Nordest fino a venerdì 13 gennaio

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In questi giorni di luna piena (12/01 ore 12.35 pm) sono previste debolissime nevicate fino a quote pianeggianti, con accumuli generalmente scarsi (fino a circa 1/3 cm) più probabili sui settori centro-occidentali e meridionali della pianura e su Prealpi e pedemontana centro-occidentali. Clima rigido con gelate estese

valsorda
Uno scatto di queste ore della Val Sorda gelata nel Vanoi (Trentino)

di Ervino Filippi Gilli

Nordest – Ma che freddo Fa? Cantava Nada nel lontano 1969. In questo inverno, dove dal 27 novembre non si vede una goccia d’acqua (l’ultima volta, era domenica, caddero 7,4 mm a San Martino di Castrozza e 14 mm a Tonadico), fanno notizia le temperature rigide di questi giorni.

Dopo alcuni giorni di inversione termica, quando era più piacevole passeggiare nei pressi della Baita Segantini (ai 2170 m di quota) che in fondovalle (il 10 dicembre si registrava una temperatura minima di 0,2°C a Tonadico e di 4,2 a Passo Rolle – con la massima che raggiungeva quel giorno a Rolle gli 11,1°C), sembra che l’inverno sia finalmente arrivato (almeno dal punto di vista termometrico).

I giorni dal 5 gennaio in poi sono stati dei veri giorni di ghiaccio (ovvero quando la temperatura non supera mai lo 0°C). In alcune delle stazioni meteo disseminate nel Primiero – Vanoi (i dati sono di proprietà della Provincia Autonoma di Trento) sono state misurate temperature abbastanza basse.

Stazione 05/01 06/01 07/01 08/01
Tonadico – 7,2 – 11,7 – 12,8 – 11,1
Passo Rolle – 15,5 – 17,8 – 15,5 – 11,3
Cima Tognola – 16,4 – 17,0 – 14,7 – 9,8
Caoria – 3,7 – 9,8 – 11,2 – 10,0

Non che le altre parti delle Dolomiti a noi vicine se la cavino meglio in quanto a freddo: in rete sono reperibili numerosi dati, alcuni dei quali ho raccolto nella tabella sottostante.

Stazione 05/01 06/01 07/01 08/01
Passo S. Pellegrino – 16,2 – 18,1 – 14,4 – 10,6
Sasso Pordoi – 23,8 – 25,2 – 17,8 – 16,7
Cortina Ra Valles – 21,2 – 22,2 – 17,2 – 13,3
Sappada – 7,8 – 14,3 – 15,8 – 12,9

Quello che più ha infastidito, più che il freddo a cui questo inizio inverno non ci aveva abituati, è stato però il vento che ha soffiato soprattutto venerdì 5 gennaio ed ha raggiunto i 124 km/ora al Passo San Pellegrino, i 93,2 Km/ora a Cortina Ra Valles provocando quel fastidioso effetto che gli esperti chiamano Wind Chill ovvero il freddo percepito.

Per dare una idea di che differenza esista nella sensazione di freddo nel caso di presenza/assenza di vento, basta applicare la formula per il calcolo del Wind Chill ai dati di temperatura e vento delle due stazioni di Ra Valles e Passo San Pellegrino: otteniamo che il 5 gennaio la temperatura reale erano rispettivamente di – 21,2 e -16,2°C, mentre il freddo percepito raggiungeva i – 40,9 e – 35,4°C.

E’ però interessante verificare se temperature minime di -15 o -18°C a Passo Rolle siano così eccezionali: per far ciò basta avere la pazienza di sfogliare gli annali idrologici in cui sono raccolte, tra le altre cose, anche le temperature giornaliere.

Si viene così a sapere che sugli 84 in cui si rinvengono dati per il mese di gennaio, in 8 annate si sono registrate temperature minime comprese tra – 5 e – 10°C, in 31 casi la temperatura era oscillava tra -10 e -15°C, in 34 tra – 15 e – 20°C, in 11 è stata inferiore ai – 20°C. La minima assoluta registrata è stata di – 23°C il 1-2-3 gennaio 1979 ed il 5 e 6 gennaio 1985.

Come si vede, è vero che in questi giorni ha fatto freddo, ma poi neanche così tanto. Copriamoci con una buona giacca ed un berretto e soprattutto non lamentiamoci troppo: in Centro Italia i problemi sono ben più gravi.

Le previsioni Meteo

La depressione fredda in quota sui Balcani, in iniziale fase di allontanamento, con afflusso di aria meno fredda sulla montagna, tornerà ad avvicinarsi all’Italia dalla serata di lunedì, posizionando martedì il suo minimo sulle coste della Croazia.

La sua circolazione provocherà però solo un nuovo afflusso di aria fredda da NordEst, magari anche un po’ umida nei bassi strati. Fra mercoledì e giovedì le correnti ruoteranno a Ovest, in attesa del transito venerdì di una debole e veloce perturbazione atlantica da Ovest Nord-Ovest con Stau sui versanti esteri e Foehn sul versante italiano.

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