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Elezioni comunali, Flop M5s, vince bipolarismo. Grillo: ‘Crescita lenta ma c’è’

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Affluenza si ferma al 60,07%, in forte calo. Al ballottaggio centrosinistra-centrodestra. Padova, è sfida Bitonci-Giordani. Verona, sfida13 fra Sboarina e Bisinella
Conegliano: Chies vince col 51,7%. Gorizia, Ziberna-beffa si ferma 49,88%

NordEst – Il M5s fuori dai ballottaggi nelle grandi città, riscossa del centrodestra, prevale il bipolarismo. Dal voto comunale di ieri emerge una spinta alle coalizioni, ma l’affluenza si ferma al 60,07%, in forte calo soprattutto al nord. Beppe Grillo va all’attacco: ‘Il M5s è la forza più presente, crescita lenta ma c’è, illudetevi che abbiamo fallito, l’importante è non mollare mai.

Tutti gongolano sul ritorno del bipolarismo’, ma ‘senza le liste civiche Renzi avrebbe faticato a mettere anche solo qualche consigliere comunale!’. Per il capogruppo M5s a Bologna e braccio desto di Casaleggio, Massimo Bugani, ‘dobbiamo riflettere sulla regola del doppio mandato. Un vincolo che ha fatto da freno a molti’. Renzi intanto va a sorpresa ad Accumoli e Amatrice: ‘Buoni i dati amministrative – commenta – adesso avanti per i ballottaggi’.

Su Facebook, il leader dei Cinque Stelle rivendica, dunque, la presenza capillare del Movimento e una crescita che – sottolinea – “è lenta ma c’è’. “Il M5S è stata la forza politica più presente a questa tornata elettorale. Gli altri partiti si sono camuffati, soprattutto il Pd che si è presentato in circa metà dei comuni rispetto al MoVimento.

I risultati sono indice di una crescita lenta, ma inesorabile“. “Adesso – dice – il primo obiettivo è dare il massimo supporto ai nostri candidati al ballottaggio. A luglio avremo il candidato presidente della regione siciliana, a settembre avremo il candidato premier. Dopo ci saranno le politiche e l’obiettivo è andare al governo. Successi e fallimenti fanno parte della nostra storia. L’importante è non mollare mai”. “Tutti gongolano – dice Grillo – esponendo raffinate analisi sulla morte del M5S, sul ritorno del bipolarismo, sulla fine dei Grillini. L’hanno detto dopo politiche, europee, regionali e referendum. Fate pure anche ora”.

Quando si tornerà a votare “faremo di tutto per una coalizione più compatta possibile”, dice il leader della Lega Matteo Salvini che fa un appello a Berlusconi perché il “maggioritario aiuta la coalizione”. “Se Berlusconi vuole l’unità del centrodestra, dovrebbe scegliere il maggioritario”, dice. Il leader della Lega attacca poi Renzi. “Non capisco perché il Pd esulti della presunta disfatta dei Cinque stelle. Per me sono andati meglio di loro. Se c’è uno sconfitto è Renzi che ha dovuto mascherarsi dietro liste civiche.

I principali Comuni

L’unico che ottiene un’immediata riconferma al primo turno è il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. M5S, dopo l’exploit lo scorso anno a Roma e a Torino, sarebbe fuori dai quattro capoluoghi di Regione: a Genova, dove al secondo turno vanno il candidato di centrosinistra Gianni Crivello, e del centrodestra, Marco Bucci.

A L’Aquila, governata fino ad oggi dal dem Massimo Cialente, è in vantaggio il candidato sindaco Americo Di Benedetto (centrosinistra) mentre a Catanzaro Sergio Abramo (centrodestra) se la vedrà al ballottaggio con Nicola Fiorita (Civica).

Il Pd nel capoluogo calabrese sarebbe fuori dai ballottaggi segnalando, secondo Roberto Speranza di Mdp, un dato politico: “In tre su quattro capoluoghi di Regione, dove c’è un’alleanza classica di centrosinistra – sostiene l’ex esponente Pd – il candidato del centrosinistra va avanti. Nell’unico comune, Catanzaro, in cui si è fatta scelta diversa e noi sosteniamo un candidato civico diverso da quello del Pd, il Pd secondo gli exit poll sarebbe fuori dal ballottaggio”.

Il flop M5S è reso ancora più amaro dal risultato, abbastanza scontato, di Parma, dove il sindaco uscente Federico Pizzarotti, espulso dal Movimento di Grillo, è in vantaggio con il suo ‘Effetto Parma’ e se la vedrà al secondo turno con Paolo Scarpa del centrosinistra. “Grazie ai parmigiani – ha scritto su Fb il sindaco uscente – che hanno creduto in un progetto nuovo, civico e libero. Arrivare al ballottaggio da soli è un risultato storico, che dimostra la forza del nostro gruppo, unito da valori e non dagli interessi”.

A Verona ci sarà un ballottaggio tra Federico Sboarina (Ln-Fi-FdI e altre) e Patrizia Bisinella, candidata di Fare! e compagna del sindaco Flavio Tosi. Sboarina è attorno al 29,26%, mentre Bisinella è sul 23,54%, secondo dati del comune di Verona riguardanti 268 sezioni su 268 Staccata dio un punto percentuale Orietta Salemi (22,48%), sostenuta dal Pd e liste civiche. Per tutta la notte è stata una battaglia per il secondo posto tra l’esponente di Fare! e la candidata dem.

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