Un’alpinista croata di ventisei anni è morta assiderata giovedì notte sulla Cima grande di Lavaredo
Nordest – Un’alpinista croata di ventisei anni è morta assiderata giovedì notte sulla Cima grande di Lavaredo, al confine fra le province di Bolzano e di Belluno, dopo aver tentato la salita di una delle vie classiche di questo angolo delle Dolomiti, sullo Spigolo Dibona della parete nord.
Dopo un vano tentativo di tornare sui propri passi scendendo in doppia, il compagno di cordata ha dovuto assicurare alla parete, presso una «sosta» a quota 2.500 circa, la ragazza, ormai sfinita dalla fatica e ha proseguito da solo la discesa per allertare i soccorsi.
L’allarme è scattato solo all’alba, quando i due protagonisti della dramamtica vicenda sono stati avvistati da un paio di scalatori austriaci che a loro si accingevano ad affrontare una via del celebre spartiacque montuoso fra Sesto in Val Pusteria e Auronzo di Cadore. Poco dopo è sopraggiunto l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites affiancato dagli uomini del soccorso alpino, ma i sanitari hanno potuto solo constatare il decesso.