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Dolomiti, “Camp Jeep 2019”, Il governatore trentino Fugatti ‘fa il pompiere’ spegnendo le polemiche: “Occorre il giusto equilibrio”

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Il vice Tonina: “Se il percorso dovesse interessare l’area tutelata del Parco, sarebbe inopportuno concedere l’autorizzazione”. Dopo le prese di posizione dei giorni scorsi, il caso “Jeep Camp” a San Martino di Castrozza arriva sul tavolo dell’Esecutivo provinciale

Trento – “E’ un tema che riguarda lo sviluppo turistico ed ambientale del Trentino, che potremo approfondire nell’ambito degli Stati generali della Montagna, dove ci confronteremo con tutte le parti in causa e definiremo delle linee guida che facciano sintesi delle diverse posizioni”. Così presidente e vicepresidente della Provincia che, nel corso della conferenza stampa post Giunta, hanno riferito sulla questione connessa alle polemiche sollevate dalla manifestazione Camp Jeep 2019, che si svolgerà a San Martino di Castrozza dal 12 al 14 luglio.

“Ci vuole il giusto equilibrio – ha detto il presidente Maurizio Fugatti – perché il Trentino è conosciuto per la qualità del suo ambiente e dei suoi parchi, che vanno tutelati, anche se ci sono realtà turistiche che ci rappresentano esigenze diverse di cui dobbiamo tenere conto, nel rispetto dell’autonomia dei territori”.

Il vicepresidente della Provincia, Mario Tonina, competente in materia ambientale, ha spiegato come la Giunta provinciale non sia stata investita formalmente della questione e che l’abbia appresa dai giornali.

“Non c’è quindi nessun procedimento amministrativo in corso, ma è certo che – ha detto il vicepresidente – rispetto alle ipotesi di percorso, gli organizzatori dovranno acquisire i pareri e le autorizzazioni previste dalle attuali disposizioni, di spettanza dell’ente Parco o della Provincia. Sarà in quel momento che potrà tecnicamente essere svolta una puntuale istruttoria.

Solo alla luce di tali informazioni di contesto – ha aggiunto – si potrà valutare l’impatto che lo stesso produce in termini paesaggistici ed ambientali da poter confrontare con l’indotto economico e di visibilità che lo stesso genera o potrà generare. Ma è chiaro – ha concluso – che se il percorso dovesse interessare l’area tutelata del Parco, sarebbe inopportuno concedere l’autorizzazione”.

 

Maltempo, assegnate risorse ai parchi Adamello-Brenta e Paneveggio – Pale di San Martino dopo l’eccezionale maltempo che lo ha colpito in autunno. Con due provvedimenti, che portano la firma del vice presidente e assessore all’ambiente, la Giunta provinciale ha deciso di assegnare 250.000 euro al Parco naturale Adamello-Brenta e 200.000 euro al Parco naturale Paneveggio – Pale di San Martino: serviranno per la manutenzione delle aree, per investimenti strutturali e infrastrutturali per ridurre il rischio idraulico ed idrogeologico e per aumentare la resistenza delle strutture e delle infrastrutture colpite dagli eccezionali eventi meteorologici dello scorso mese di ottobre. Per l’anno in corso la Giunta provinciale aveva già assegnato, sempre per spese di investimento, 300.000 euro al Parco Adamello-Brenta e 612.000 euro al Parco Paneveggio – Pale di San Martino.
Alcuni dati sull’evento del 29 ottobre 2018, denominato “Tempesta Vaia”: si ritiene che sia stato il più pesante evento naturale che ha colpito le foreste del versante meridionale delle Alpi, dove si contano in totale 8,5 milioni di metri cubi di legname a terra. In Trentino sono stati colpiti 19.000 ettari di superficie forestale causando la caduta a terra di 3.300.000 metri cubi di alberi. Si stima inoltre che in Trentino i sentieri interrotti, parzialmente o totalmente, siano oltre 400 per un totale di oltre 2.000 chilometri. Quelli più danneggiati si trovano nelle aree boscate e presentano piante schiantate che impediscono il passaggi agli escursionisti a piedi, a chi utilizza la mountain-bike, a chi fa scialpinismo, trekking, ippotrekking.
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