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Discarica Primiero, solidarietà al Comitato da Albergatori e Artigiani: intervento dei Carabinieri per massiccia presenza di insetti

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Si accende anche il dibattito politico in valle. Nei giorni scorsi, le minoranze di Mezzano hanno abbandonato l’aula durante il consiglio comunale, dopo che il sindaco Giampiero Zugliani non ha inserito all’ordine del giorno la mozione che impegna l’assemblea, a ricorrere al Tar, contro la delibera della giunta provinciale che prevedeva la riattivazione delle discariche. A questo punto sarà interessante capire come si muoveranno le altre Amministrazioni locali

Imèr (Trento) – Prosegue su più fronti – nonostante i primi conferimenti – la battaglia del Comitato “No discarica Imèr”. Sabato mattinata, sono intervenuti in zona i Carabinieri della locale stazione, per segnalare al Nucleo Operativo ecologico (NOE), la presenza di numerosi insetti alati (nelle immagini ndr), a breve distanza dalla discarica, dopo lo spostamento dei teloni. Sarà la Fondazione Edmund Mach, ad analizzare un campione di questi insetti nei prossimi giorni.

Sempre nella giornata di sabato, uno dei primi consiglieri provinciali ad arrivare a Imèr, è stato Filippo Degasperi (Onda civica). In un video, ha presentato sui social la battaglia delle famiglie dei “Masi” che nei giorni scorsi hanno scritto anche al presidente Mattarella e alla Fondazione Unesco.

Mentre si attende un nuovo dibattito nei Consigli comunali di zona, in merito alla mozione che sollecita il ricorso al TAR sulla riapertura della discarica, in questi giorni – come anticipato – il Comitato ha formalizzato anche la situazione, con un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica e al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Trento (per conoscenza ai vertici della Provincia), organi competenti che starebbero seguendo molto da vicino il caso di Imèr.

Tra le principali motivazioni illustrate, vengono evidenziate in particolare: “La distanza dalle case della frazione Masi dall’impianto di discarica (compresa tra 100 e 300 metri); la preoccupazione per la salute degli abitanti, tra cui 20 bambini e ragazzi, dai 10 mesi ai 17 anni; la ridottissima distanza dal torrente Cismon e l’attraversamento di un rio tra il primo ed il secondo lotto della discarica; lo spessore minimo dello strato impermeabile sottostante; la presenza di forte vento che causa dispersione aerea dei rifiuti o frammenti di essi; le pessime esperienze pregresse riferite agli odori diffusi nell’aria ed alle frequentazioni di fauna selvatica in cerca di cibo (muridi, canidi, corvidi in particolare); la sospetta tracimazione di percolato; l’incremento del traffico pesante in loco; l’impatto negativo sulle attivita economiche e turistiche dell’ambito incoerente con il profilo ‘green’ del marketing territoriale, ai piedi delle Dolomiti patrimonio naturale Unesco”, a pochi passi anche dal Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino.

Infine, in questi giorni, è arrivato anche il sostegno di Albergatori e Artgiani del territorio, che hanno incontrato il Comitato locale “No discarica”, esprimendo la massima solidarietà (di seguito il testo della lattera ndr).

Il documento di Albergatori e Artigiani

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One Reply to “Discarica Primiero, solidarietà al Comitato da Albergatori e Artigiani: intervento dei Carabinieri per massiccia presenza di insetti

  1. Adesso, a discarica di Imer riaperta per volontà della provincia, all’ antiesteticità ed alla distorsione ambientale che essa costituisce sul territorio, si aggiunge anche la presenza in loco di numerosi insetti alati di cui non si conosce ancora la natura né la loro eventuale pericolosità per la salute pubblica. Non se ne può proprio più. E’ tempo di rivedere le scelte del passato. E’ tempo più che mai di unione dei comuni, da Rolle, al Mis, a Caoria. Se quarant’anni fa ci fosse stato un solo comune in tutto il Primiero, probabilmente per la localizzazione della discarica si sarebbe potuto trovare qualche altro posto. Ma è inutile versare lacrime sul sangue versato. Primierotti, diamoci una mossa! In attesa dell’unione dei comuni, che purtroppo molti non vogliono, sfruttiamo almeno l’opportunità che il PNRR per la transizione ecologica in questo momento ci offre, per pretendere dalla provincia che realizzi sulla discarica, ormai esistente e da dismettere, una centrale a biogas, che qualche beneficio economico e sociale per la popolazione locale può ancora offrire.

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