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Diaconi permanenti nel Nordest e volto della Chiesa in “uscita”, per la missione

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Riuniti a Zelarino i Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto

Nordest – Sono 329 i diaconi permanenti attualmente presenti nelle Chiese del Nordest, con altri 40 aspiranti e 36 candidati all’ordinazione e rappresentano una realtà significativa che, dal Concilio Vaticano II in poi, si è progressivamente riattivata in questi ultimi decenni nelle comunità ecclesiali dell’area. In stragrande maggioranza (tra l’80 e il 90%) i diaconi permanenti del Nordest sono coniugati, solo 25 hanno meno di 50 anni e, in quanto agli studi effettuati, circa la metà ha almeno frequentato il triennio di studi teologici.
Dei diaconi permanenti si è parlato a lungo nel corso della riunione periodica dei Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto riuniti a Zelarino (Venezia), alla presenza anche del responsabile e del segretario della Commissione regionale per il diaconato, rispettivamente mons. Dino Bressan e il diacono Tiziano Civettini. Tra i temi approfonditi nel corso del dialogo: il necessario e attento discernimento dei candidati, il rapporto con il Vescovo e la comunità ecclesiale, il legame tra diaconato e sacramento del matrimonio, il cammino educativo e di formazione in vista dell’ordinazione ed anche “continua” per il diacono nell’esercizio del ministero, la possibilità di condividere a livello triveneto alcune tappe ed esperienze comuni.

Nella circostanza, inoltre, la Commissione ha affidato ai Vescovi una serie di ‘propositiones’ ed alcune possibili linee per la formazione dei diaconi a partire da quanto delineato nella Nota pastorale che, nel 2008, la stessa Conferenza Episcopale Triveneto aveva loro dedicato.

Durante la riunione i Vescovi hanno poi definito programma e contenuti della prossima “due giorni” che si terrà a Cavallino (Venezia) il 9 e 10 gennaio 2017. Il tema generale prescelto, che prende spunto in particolare dall’esortazione apostolica di Papa Francesco Evangelii gaudium, sarà “Servitori della missione”. Tre, soprattutto, gli ambiti che verranno affrontati dai Vescovi e da alcuni loro collaboratori, sacerdoti e laici: le Chiese del Triveneto tra secolarizzazione e complessità, interrogandosi così sul modo di rapportarsi con l’attuale mondo globalizzato; quali figure e quali immagine di Chiesa oggi (fede e incontro con Cristo tra “identità” e stato di “minoranza”); il volto della Chiesa “in uscita” con una rilettura critica delle prassi pastorali e nell’intento di indicare anche possibili passi di riforma e innovazione da intraprendere per il cammino missionario della Chiesa.

Una specifica comunicazione, infine, ha riguardato un aggiornamento sulle implicazioni della recente legge regionale veneta sul turismo nei confronti delle strutture ricettive legate ad enti ecclesiastici, con particolare riferimento alle case di spiritualità e alle case per ferie.

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