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Covid, in Trentino 4 decessi, al via vaccini 70 e 74 anni. Provincia chiede riaperture

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Vaccini contro il Coronavirus: dalla mezzanotte di martedì al via le prenotazioni online al Cup anche per la fascia di età dai 70 ai 74 anni

Trento – Ci sono altri 4 lutti in Trentino attribuibili al covid-19, secondo il bollettino quotidiano dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari che dà conto anche di 26 nuovi contagi, mentre le vaccinazioni sono arrivate a quota 105.134. Ecco altri dettagli. Lunedì sono stati analizzati 820 tamponi molecolari (532 all’Ospedale Santa Chiara e 288 alla Fem) che hanno individuato 12 nuovi casi positivi e confermato 137 positività intercettate nei giorni scorsi dai test rapidi. Questi ultimi ieri sono stati 198 ed i positivi emersi sono 14.

Fra i nuovi contagiati gli asintomatici sono 7 mentre i pauci sintomatici sono 17, tutti seguiti a domicilio. I casi nuovi fra ragazzi e bambini sono 5: un paio interessano la fascia 6-10 anni e gli altri 3 riguardano quella fra 14 e 19 anni.
Ci sono poi nuovi positivi fra gli ultra sessantenni: 2 hanno tra 60-69 anni, 2 tra 70-79 anni e 3 di 80 e più anni.

Negli ospedali rimane importante ma stabile la cifra relativa ai pazienti in terapia intensiva: sono 53 su un totale di 228. Ieri le dimissioni sono state 11, a fronte di 7 nuovi ricoveri. Tutti i decessi riportati oggi nel rapporto sono avvenuti in ospedale: si tratta di 3 uomini e di 1 donna, di età compresa fra i 71 e gli 84 anni.

Ci sono poi 209 guariti che portano il totale a 38.079. Infine i vaccini: delle 105.134 somministrazioni registrate questa mattina, 34.806 riguardano seconde dosi, mentre 46.845 sono quelle riservate ad ultra ottantenni; nella fascia 70-79 anni le somministrazioni finora sono state 14.406.


In breve

Vigili del fuoco al lavoro sul Monte Fausior, sotto a Fai della Paganella per un incendio che si è sviluppato in una zona piuttosto impervia. Decine i volontari impegnati per domare le fiamme che, alimentate dal vento, hanno dato vita ad una densa nube di fumo visibile dal fondovalle ed anche da Trento.

Operatori economici, albergatori, commercianti, semplici cittadini in piazza martedì 6 aprile anche a Predazzo per le riaperture. Albergatori, ristoratori, maestri di sci della Valle di Fiemme e della valle di Fassa. Una protesta ordinata – sotto l’occhio delle forze dell’ordine – ma in cui non sono mancati appelli forti: chi ha invocato aperture nonostante i divieti; chi critica le scelte e le non scelte del governo.

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