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Coronavirus in Trentino, 4 decessi e 190 guariti. Bozza Dpcm: impianti da sci aperti dal 15 febbraio

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Bozza Dpcm, impianti sci aperti dal 15 febbraio. Dal 18 superiori in presenza al 50%. Il divieto asporto peri bar sarà dalle 18. In arrivo una mini-proroga dell’invio delle cartelle esattoriali

Trento/Bolzano – Gli impianti sciistici rimarranno chiusi fino al 15 febbraio. Lo prevede la bozza del Dpcm in vigore dal 16 gennaio nella quale si sottolinea che dal 15 di febbraio potranno aprire gli impianti “solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”.

A partire da lunedì le scuole superiori di secondo grado “adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che…almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza”. E’ quanto prevede la bozza del Dpcm in vigore dal 16 gennaio. Per le scuole dell’infanzia, per le elementari e le medie, prosegue il testo, la didattica continua a svolgersi “integralmente in presenza”.

Per i bar e le attività commerciali che vendono bevande e alcolici, come le enoteche, scatta il divieto di vendita da asporto alle 18. E’ quanto prevede la bozza del nuovo Dpcm in vigore dal 16 gennaio. “Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 e 47.25 (bar e esercizi specializzati nella vendita al dettaglio di bevande e alcolici, ndr) – si legge nel testo – l’asporto è consentito esclusivamente fino alle 18”. Nella riunione con il governo di questa mattina le regioni avevano chiesto che fosse vietata solo la vendita di bevande e non l’asporto in generale.

In arrivo una mini-proroga dell’invio delle cartelle esattoriali: secondo quanto si apprende sul tavolo del Consiglio dei ministri oltre alla richiesta di scostamento ci sarà anche un decreto legge ad hoc per rinviare a fine gennaio la ripresa dell’invio degli atti della riscossione, in attesa di un provvedimento più complessivo.

Via libera alle crociere. La bozza del Dpcm in vigore dal 16 gennaio afferma che “i servizi di crociera da parte delle navi passeggere di bandiera italiana possono essere svolti nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico”.

Anche nelle zone rosse sarà possibile andare a casa di amici e parenti, in massimo due persone. Lo prevede la bozza del Dpcm in vigore dal 16 gennaio. “Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata – si legge nella bozza – è consentito nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale”. Chi vive nei comuni con meno di 5mila abitanti, dice ancora il decreto, potrà invece spostarsi per una distanza non superiore ai 30 km dal confine, con esclusione dei capoluoghi di provincia”.

Le misure indicate nel Dpcm saranno valide dal 16 gennaio al 5 marzo. E’ quanto si legge nella bozza del Dpcm in base al quale continuano a valere fino a quella data anche le misure per gli ingressi da Gran Bretagna e Irlanda del nord.

Riaprono i musei, gli istituti e i luoghi di cultura nelle zone gialle. Lo prevede la bozza del Dpcm in vigore dal 16 gennaio. I musei saranno aperti dal lunedì al venerdì “a condizione che detti luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali nonché dei flussi di visitatori, garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone”.

Sale a 32 miliardi, secondo quanto si apprende a Consiglio dei ministri in corso, la richiesta di scostamento che il governo si appresta a inviare alle Camere.

Aggiornamento covid in Trentino

Mentre si attende la classificazione del Trentino secondo il sistema ‘a colori’ adottato da Governo e Istituto superiore di sanità, i dati contenuti nel bollettino odierno dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari mostrano una situazione in lieve miglioramento rispetto agli ultimi giorni. Diminuiscono i pazienti covid in ospedale e – a fronte di quasi 4000 tamponi – i nuovi positivi sono circa 250. I lutti oggi sono 4, la metà dei quali avvenuta in ospedale.

Sono 81 i nuovi positivi al molecolare, mentre i test rapidi hanno individuato altri 176 casi. I molecolari hanno poi confermato la positività di 191 persone il cui contagio era stato evidenziato nei giorni scorsi dai tamponi antigenici.
Fra tutti i nuovi positivi di oggi, 121 sono asintomatici, mentre i pauci sintomatici sono 34: tutti sono seguiti a domicilio. Ci sono poi 6 piccolissimi (0-2 anni), 8 bambini tra i 3 ed i 5 anni: in generale i bambini e ragazzi in età scolare sono 35, le classi in quarantena rimangono 3.

46 i soggetti che hanno oltre 70 anni. Le raccomandazioni ad aumentare il livello di protezione nei loro confronti continuano ad essere più che necessarie, considerando che sono proprio gli anziani i più esposti alle conseguenze, spesso drammatiche, dell’infezione. Le persone decedute hanno infatti un’età compresa fra gli 80 e gli 88 anni.

Dagli ospedali arriva l’incoraggiante notizia relativa alle dimissioni che anche ieri sono state più numerose dei ricoveri: 27 le prime contro 23 nuovi ricoveri. I pazienti covid scendono pertanto a 358, di cui 42 in rianimazione. Sono 190 invece i nuovi guariti, e la cifra totale da inizio pandemia arriva a 21.200.

Restano importanti i numeri dei tamponi effettuati: i molecolari analizzati ieri sono stati 2.481 (1.449 dal Laboratorio di Microbiologia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento ed altri 1.032 dalla Fem). All’Azienda sanitaria risultano effettuati 1.357 tamponi rapidi antigenici.

Ed altrettanto importante è l’impegno per le vaccinazioni: nel primo pomeriggio risultavano somministrati 9.123 dosi, di cui 2.695 ad ospiti di residenze per anziani.


In breve

Il passaggio del Trentino da giallo ad arancione dipenderà dal livello di Rt e dal livello del rischio alto. Se saremo a rischio alto ci sarà il passaggio automatico, se saremo a rischio basso dipenderà dal livello di Rt”. Lo ha confermato il presidente della giunta provinciale, Maurizio Fugatti, ai consiglieri provinciali. Il Trentino è in attesa del monitoraggio settimanale dell’Iss – che sarà reso noto nelle prossime ore – per sapere se da domenica prossima resterà in zona gialla o passerà in arancione. Covid-19: venerdì si conoscerà la classificazione del Trentino


Coronavirus, il sindaco di Trento Franco Ianeselli in isolamento. Franco Ianeselli in isolamento. Il sindaco di Trento ha fatto sapere attraverso il suo profilo Facebook che la moglie ha sintomi di Covid e per questo lavorerà da casa per qualche giorno.

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