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Coronavirus, primo italiano positivo

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Il punto nella sala della Protezione civile del Trentino con il premier in videoconferenza. “Al momento i soggetti in quarantena volontaria in Trentino (per alcuni terminerà già il 10 febbraio) sono tutti asintomatici”. Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, nel corso di un’informativa al Consiglio provinciale sul Coronavirus

NordEst (Adnkronos) – L’Istituto Superiore di Sanità ha comunicato alla task-force del Ministero della Salute “l’esito positivo del test di conferma su uno dei rimpatriati da Wuhan e messo in quarantena nella città militare della Cecchignola”.

Il paziente è attualmente ricoverato all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma “con modesto rialzo termico ed iperemia congiuntivale”, sottolinea una nota dell’Istituto Superiore di Sanità.

La situazione in Trentino

“Oggi – ha ricordato il governatore trentino – siamo in grado di prevedere, grazie a contatti con la comunità cinese e con l’Opera universitaria, che di qui a fine mese arriveranno in Trentino per le vie ufficiali una trentina di persone, anche se non sono certe le modalità di rientro”.

Fugatti ha poi ringraziato la comunità cinese e tutti coloro che hanno dato la disponibilità al periodo di quarantena o nelle loro abitazioni o nella struttura di Sardagna. “Se fosse necessario si valuterà la messa a disposizione di altri luoghi adatti a trascorrere questo periodo di 14 giorni”, ha detto.

L’informativa integrale in Consiglio provinciale

Il presidente Fugatti ha letto una nota preparata allo scopo nella quale ha scandito i fatti così come avvenuti. Sabato 25 gennaio scorso, ha detto, il Ministro della Sanità Speranza convocò tutte le regioni per comunicare quanto a conoscenza sul coronavirus e invitando a costituire delle task force territoriali.

Lunedì 27 fu costituita la specifica task force con dirigenti della Provincia e dell’Azienda sanitaria, convocata all’indomani dall’assessora Segnana per affrontare la questione. Nel corso di quella settimana si sono susseguite continue, dirette, quotidiane interlocuzioni con la comunità cinese sul territorio, per predisporre idonee misure per l’identificazione dei possibili casi da monitorare. In assenza di terapia specifica era raccomandato infatti solo l’isolamento di specifici casi.

Grazie ad un costante contatto con la comunità cinese e con l’Opera universitaria siamo stati informati dai rientri di singoli che avevano trascorso in Cina le festività del Capodanno cinese. La task force ha chiesto a questi soggetti di sottoporsi ad una quarantena volontaria di 14 giorni in famiglia e ad un controllo costante due volte al giorno, mentre a coloro che dovevano soggiornare in ambienti comunitari ha chiesto di accettare volontariamente di essere collocati in una struttura protetta e assistita.

Tutti si sono messi in contatto e hanno accettato la quarantena volontaria. Fugatti ha precisato che al momento i soggetti in quarantena (per alcuni terminerà già il 10 febbraio) sono tutti asintomatici. La scorsa settimana a livello nazionale è stato dichiarato lo stato emergenza, responsabile il dott. Borrelli che ha firmato le Linee Guida che determinano le competenze e le azioni cogenti degli enti territoriali, dove all’art 6 viene ribadita l’autonomia della nostra Provincia e di quella di Bolzano.

La task force ha raccomandato che tutte le persone provenienti dalla Cina di qualsiasi età effettuino su base volontaria una quarantena di 14 giorni al fine di evitare la diffusione del virus. A tal fine è stata scritta una circolare per chiedere ai genitori di evitare di mandare i figli a scuola qualora di ritorno dalla Cina. Per tutti è stato predisposto materiale informativo in diverse lingue dedicato ed è stato messo a disposizione un numero telefonico dedicato per fornire risposte su questi temi.

Oggi siamo in grado di prevedere, ha proseguito Fugatti, grazie a contatti con la comunità cinese e con l’Opera universitaria, che di qui a fine mese arriveranno in Trentino per le vie ufficiali una trentina di persone, anche se non sono certe le modalità di rientro.

Fugatti ha ringraziato infine la comunità cinese e tutti coloro che hanno dato la disponibilità al periodo di quarantena o nelle loro abitazioni o nella struttura di Sardagna. Se fosse necessario si valuterà la messa a disposizione di altri luoghi adatti a trascorrere questo periodo di 14 giorni. Il consigliere Ugo Rossi ha ringraziato il presidente per un’informativa “che contribuisce a creare un clima di tranquillità in più” e per la circolare emanata che ha definito “un atto di responsabilità”. Come cittadino mi sento tutelato, ha aggiunto e cono convinto che si sta lavorando al meglio.

Il punto nazionale con Conte

Sono ancora in corso gli accertamenti sull’italiano trasferito allo Spallanzani e proveniente dalla Cecchignola dove si trovava in quarantena. “Il paziente in buone condizioni generali presentava un modesto rialzo termico. Gli accertamenti sono ancora in corso”, comunica la Direzione Sanitaria dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani.

Secondo quanto si è appreso il trasferimento è scattato dopo un esame che ha rivelato alcuni sospetti. Per questo si è reso necessario trasferire l’uomo allo Spallanzani per sottoporlo ad ulteriori accertamenti che si stanno eseguendo in queste ore.

Il premier, Giuseppe Conte, ha reso noto che alla Protezione Civile si è svolto un incontro per fare il punto sulla situazione nazionale.

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