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Controllo in un laboratorio cinese nel Rodigino: irregolarità a non finire

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Zaia: “Tolleranza zero contro i produttori di illegalità”

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Rovigo –  “Non era un laboratorio tessile, ma una struttura in grado di produrre una serie di illegalità e irregolarità senza fine: lavoratori in nero, mancanza di documentazione, abusi edilizi, donne in gravidanza al lavoro. Contro chi non rispetta le regole servono il pugno duro e la tolleranza zero, perché non vogliamo che nei nostri territori si formino delle vere e proprie Chinatown”.

Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta il controllo nel laboratorio tessile cinese di Santa Maria Maddalena, in provincia di Rovigo.
“Il lavoro messo in campo dalle forze dell’ordine – spiega Zaia – è straordinario e come in questo caso è stata impegnata una vera e propria task force composta da ispettorato del lavoro, personale della guardia di finanza, della polizia locale e dei vigili del fuoco che ha smantellato questa attività irregolare. Agli uomini e alle donne impegnati nei controlli vanno i miei complimenti perché con il loro lavoro dimostrano ancora una volta che il Veneto è un laboratorio di legalità”.
“Negli ultimi mesi – conclude il Presidente – nel rodigino sono stati ottenuti risultati importantissimi. È questa la strada giusta per contrastare un fenomeno pericoloso e che inquina il nostro sistema produttivo. In un momento difficile come quello che sta attraversando la nostra economia, queste azioni sono fondamentali per tutelare tutti quei imprenditori che lavorano onestamente rispettando le regole”.

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