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Consiglio regionale Trentino Alto Adige, Roberto Paccher eletto presidente: l’intervento in aula

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Il consigliere della Lega Roberto Paccher è stato eletto alla presidenza del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige

Trento/Bolzano – Il voto mercoledì mattina a Trento nel corso della prima seduta del Consiglio dopo le elezioni del 21 ottobre. Come vice presidenti sono stati eletti Thomas Widmann (Svp) e Luca Guglielmi (lista Fassa). Paccher, proposto dal consigliere leghista Mirko Bisesti, è stato eletto alla prima votazione con maggioranza assoluta, 42 voti su 69 votanti. L’elezione è avvenuta dopo una riunione dei capigruppo.

L’elezione di Paccher è stata resa possibile dalla convergenza di centrodestra trentino e Svp. Un segnale dunque che indica una possibile prossima alleanza in Provincia di Bolzano. Widmann, proposto da Philip Achammer, è stato eletto vicepresidente vicario con 46 voti a favore, 22 bianche e una nulla.

Guglielmi è stato eletto vicepresidente di lingua ladina con 39 voti, 2 voti per Manfred Vallazza, 24 schede bianche e 2 nulle. La prossima seduta del Consiglio regionale si terrà nel mese di dicembre.

Il primo intervento di Paccher

Nel suo intervento, il neo eletto Paccher ha sottolineato l’importanza del Consiglio regionale: “L’aula, dove oggi sediamo, è il luogo che incarna la nostra Autonomia, dove Trento e Bolzano si incontrano e possono dialogare, dove si uniscono i nostri territori e dove le istanze di tutti i cittadini – di lingua italiana, tedesca, ladina, mochena e cimbra – possono trovare una risposta. Quella che inauguriamo oggi è dunque una nuova stagione per nostra Autonomia, in un Consiglio regionale profondamente rinnovato rispetto al passato dove in molti, come me, hanno fatto ingresso per la prima volta oggi”.  “Sono fermamente convinto della necessità di ridare alla Regione un suo ruolo e quindi a questa assemblea, che è la sua espressione più alta, la sua importanza. In questa sede che si decide il destino comune della nostra terra, dove possiamo insieme prendere decisioni importanti che vanno al di là dei confini delle nostre Province e da dove possiamo far sentire con forza la nostra voce in Italia e in Europa. Insieme noi rappresentiamo più di un milione di cittadini ed è questa la forza dell’unione dei nostri due territori.  Non dobbiamo dimenticare che è proprio la Regione, a partire dalla firma dell’Accordo Degasperi-Gruber, ad essere depositaria della nostra Autonomia”. Ha posto l’accento sulla necessità di essere “interlocutori forti con Roma e Bruxelles”.  “Insieme noi rappresentiamo più di un milione di cittadini ed è questa la forza dell’unione dei nostri due territori. Non dobbiamo dimenticare che è proprio la Regione, a partire dalla firma dell’Accordo Degasperi-Gruber, ad essere depositaria della nostra Autonomia.  La delega delle competenze alle due Province si è rivelata funzionale all’amministrazione del territorio, ma sono convinto che sia propria la Regione, e il suo Consiglio, con il suo fondamentale ruolo di rappresentanza istituzionale, unito a quello delle due Province, a dover svolgere un ruolo primario nel dialogo con Roma e Bruxelles, ma anche con i nostri vicini”, ha detto riferendosi a Veneto e Lombardia. “Abbiamo il dovere di rafforzare sempre più l’amicizia tra Trento e Bolzano, attraverso la dialettica e il confronto e creando occasioni di collaborazione e incontro”.  Ha concluso quindi concluso l’intervento con l’impegno all’ascolto e al dialogo con tutti.

Dimissioni in Comune a Levico, lascia il sindaco. “Le dimissioni una presa d’atto formale: continuare ad amministrare il Comune senza una condivisione e senza numeri era impossibile”. Così il Sindaco di Levico Terme, Michele Sartori spiega la decisione di dimettersi dall’incarico. “Dal 2014 ad oggi ci sono stati molti cambiamenti e varie dimissioni, di fatto era una situazione di emergenza”. Lo scenario probabile è che ora venga nominato un commissario e “molto probabilmente in primavera si andrà ad elezioni”.

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