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L’ultimo saluto a Vitali Mardari nel Bellunese: si stringe il cerchio delle indagini. Le ferite mortali sarebbero state provocate da un cavo e non da un tronco

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Vitali Mardari, il 28enne moldavo morto lunedì a mezzogiorno mentre lavorava nei boschi di Sagron Mis (Trento) sarà sepolto a Santa Giustina. Le ferite mortali sarebbero state causate da un cavo e non da un tronco

Vitali Mardari, il boscaiolo moldavo deceduto in seguito ad un incidente nei boschi di Sagron Mis in Trentino

 

NordEst – Dolore nella numerosa comunità moldava residente nel bellunese, in seguito alla tragica morte del giovane. La famiglia ha deciso di non riportare la salma in patria. L’uomo era arrivato 4 anni fa nel Bellunese, da Chisinau, qui avrebbe voluto restare. I funerali si svolgeranno con rito ortodosso sabato nella chiesa di via Travazzoi, 134, a Belluno. Seguirà la sepoltura nel cimitero di Santa Giustina dove il giovane risiedeva con la sorella.

Molti sono ancora i punti da chiarire su quanto accaduto. A cominciare dal corpo del giovane che sarebbe stato spostato. Le indagini si stringono su un imprenditore bellunese con cui il ragazzo era partito per il lavoro e su un collega che era con lui.

Le ferite mortali sarebbero state causate da un cavo e non da un tronco e successivamente il corpo sarebbe portato in una zona diversa dal luogo dell’incidente. Sulle reali motivazioni di quanto accaduto, stanno cercando di fare chiarezza i carabinieri della Compagnia di Cavalese e di Imèr (tra i primi ad intervenire in zona), dopo i primi soccorsi lanciati da un passante.

Il luogo del ritrovamento del giovane
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