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Consiglio provinciale Trento, proseguono i lavori in aula: variazione del bilancio con 939 emendamenti del PD (DIRETTA VIDEO)

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Torna in aula il Consiglio provinciale trentino

Vanessà Masè durante il suo primo intervento in Consiglio provinciale

 

Trento – L’obiettivo è costringere la Giunta a stralciare dal ddl 3 la parte legata al reddito di cittadinanza. I consiglieri del Pd hanno depositato 939 emendamenti agli emendamenti presentati per costringere la Giunta Fugatti a rimuovere quelle che considera alcune “forzature normative” introdotte nel disegno di legge sulla variazione al bilancio provinciale 2019 proposto dal presidente della Giunta Fugatti, sul quale è in corso la discussione generale in aula e che dovrebbe impegnare l’assemblea ad oltranza fino al voto conclusivo del provvedimento. La decisione di andare ad oltranza presa dai capigruppo per soddisfare la richiesta delle minoranze di avere più tempo a disposizione per discutere il provvedimento, cancella il termine dei lavori originariamente fissato dall’ordine del giorno alle 18.30.

Di questi ulteriori emendamenti messi in campo dai “dem”, 439 sono firmati da Alessio Manica, 188 da Sara Ferrari, 122 da Giorgio Tonini insieme a Manica, 103 dal solo Tonini e 87 da Luca Zeni. Da segnalare altri 4 emendamenti agli emendamenti (il cui totale sale quindi a 943) firmati dal governatore Fugatti e depositati prima di quelli proposti dal Pd.

Il più significativo è volto ad escludere dall’applicazione del requisito richiesto dei 10 anni di residenza in Italia per aver diritto al reddito di cittadinanza i nuclei familiari per i quali il servizio sociali abbia accertato la sussistenza di problematiche sociali complesse, ulteriori rispetto al semplice bisogno di natura economica, “se – ecco la novità de aderiscono ad un progetto sociale redatto dal servizio sociale”.

Con queste ulteriori proposte di modifica il computo degli emendamenti complessivamente depositati sale a 1.477. Infine questa mattina risultano depositate 27 proposte di ordine del giorno (ma il numero di questi atti politici potrebbe aumentare ancora) collegate al disegno di legge sulla variazione del bilancio.

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