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Canone RAI. Si studia il dimezzamento. Importi legati a reddito e consumi

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Il balzello, tra i più odiati in assoluto dai contribuenti italiani nonché tra i più elusi, potrebbe subire una radicale revisione

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NordEst – Per una volta, potrebbero esserci buone notizie in materia di canone Rai; il balzello, tra i più odiati in assoluto dai contribuenti italiani nonché tra i più elusi, potrebbe subire una radicale revisione. Al ministero dello Sviluppo economico, nel dipartimento Comunicazioni, si sta lavorando su un decreto relativo alle tv locali che potrebbe comportare la riduzione del canone.

La tassa potrebbe essere legata al reddito e ai consumi della famiglie e non consisterebbe più, dunque, in un importo fisso. Il suo costo massimo si aggirerebbe sui 60 euro, il minimo intorno ai 35 e si ipotizza, tra le altre cose, di determinarlo attraverso le bollette della luce; la Lotteria Italia, inoltre, potrebbe contribuire al finanziamento delle spese Rai mentre il dimezzamento del canone si ripagherebbe, almeno nelle intenzioni, attraverso l’azzeramento della sua evasione che, attualmente, si aggira attorno ai 600 milioni di euro (si calcola, infatti, che è pagato dal 27 per cento delle unità familiari, nonostante il 98 per cento possieda un televisore).

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