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Consiglio provinciale Trento, nulla di fatto per il vicepresidente. Ecco le risposte al question time: dai tamponi ai vaccini, dalla funivia della Valsugana, alle scuole

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Altra fumata nera per la sostituzione del vicepresidente dopo le dimissioni, rassegnate ad agosto, di Alesandro Olivi (Pd). Ecco i principali temi trattati in aula durante il question time

Lucia Coppola (Futura) Cosa si fa per la sicurezza degli insegnanti?

La consigliera di Futura ha chiesto come intenda intervenire la Giunta per risolvere la preoccupante carenza di docenti nelle elementari e medie, che stanno affrontando, con gli altri lavoratori della scuola e nel silenzio generale, pesanti rischi personali per l’epidemia Covid.

La risposta. L’assessore Bisesti ha ricordato l’investimento come Provincia in previsione dell’anno scolastico di 45milioni di euro, molti dei quali destinato al personale, per far sì che al scuola potesse essere pronta all’appuntamento della riapertura, come è stato. La Giunta ha dunque considerato e attivato per il reclutamento di personale, il sistema informatizzato di messa a disposizione del personale, raccogliendo oltre 6000 domande solo per la scuola primaria. La consistenza complessiva dei canali di reclutamento è tale da rendere sostenibile la situazione, ha aggiunto Bisesti, accanto alla recente apertura del Governo, che consente al personale in situazione di isolamento fiduciario di lavorare, sebbene a distanza.

La replica. Coppola ha ringraziato l’assessore per la risposta e raccomandato di tenere monitorata la situazione delle scuole e del personale scolastico.

Claudio Cia (Agire) Ritardi dei tamponi nelle case di riposo la Giunta che fa?

Il consigliere di Agire, prendendo spunto dalla situazione che riguarda l’Apsp di Primiero e nella quale è stato registrato un ritardo nella comunicazione dei referti dei tamponi, fatti a seguito della positività di alcuni operatori, ha chiesto se la Giunta sia a conoscenza della situazione e di casi analoghi. Cia chiede inoltre se non sia possibile garantire una priorità nella consegna dei referti dei tamponi per queste strutture per ridurre i disagi agli ospiti.

La risposta. L’assessora Segnana ha risposto che l’Apss informa giornalmente l’assessorato sulla situazione epidemiologica. Per quanto riguarda l’Apsp di Transacqua, 5 operatori e 3 ospiti sono risultati positivi e sono in isolamento da sabato 14 novembre, con conseguenti misure sui pasti consegnati in confinamento agli ospiti e sulla sospensione visite. Quanto ai tamponi, se la situazione è segnalata come urgente è possibile ottenere risposte tempestive secondo una procedura che prevede che il tampone molecolare venga sottoposto ad analisi con corsia preferenziale e dunque in qualche ora.

La replica. Garantisco che tutti i 70 ospiti della struttura oggetto dell’interrogazione sono stati confinati nelle loro stanze in attesa del referto, ha replicato Cia. Se potessimo avere in giornata il referto di positività potremmo evitare un inutile e dannoso confinamento dei pazienti e degli operatori che li assistono.

Filippo Degasperi (Onda civica Trentino) Funivia Valsugana Altipiani inserita tra le opere strategiche?

Il consigliere di Onda Civica Trentino ha chiesto se sia stato già realizzato lo studio di fattibilità del collegamento funiviario Valsugana – Altipiani Cimbri inserito nei progetti da finanziare col Recovery Fund e se la Giunta abbia intenzione di inserirlo tra gli interventi strategici di legislatura. Infine, Degasperi ha chiesto copia della documentazione mandata dalla Pat al Governo.

La risposta. L’assessore Gottardi ha chiarito che allo stato attuale il progetto fa parte delle proposte presentate al Governo nell’ambito del Recovery Fund. Attualmente la situazione è nell’indeterminatezza e non sono state avviate fasi tecniche di approfondimento progettuale, ma ci impegneremo, ha concluso.

La replica. Sono parzialmente soddisfatto, ha detto Degasperi, perché mi pare di capire che non c’è ancora molta concretezza attorno al progetto e la cosa mi preoccupa dato che di questo progetto ne parliamo dal 2012, ma della funivia del Bondone si parla dal 1920. In ogni caso, la risposta all’interrogazione è parziale e rimane nell’indeterminatezza, visto che non si dice se aldilà del Recovery Fund sia intenzione della Giunta sostenere il progetto.

Luca Zeni (Pd) Denno e Campodenno cosa si fa per le mense?

Il consigliere del Pd, ricordando le lamentele dei genitori per la scarsa qualità delle mense scolastiche delle scuole di Denno e Campodenno, ha chiesto alla Giunta se sia a conoscenza della situazione e come intenda intervenire per migliorare la qualità dei pasti.

La risposta. L’assessore Bisesti ha detto che l’amministrazione è a conoscenza della situazione e la gestione del servizio di mensa è una funzione trasferita alle comunità di valle. L’erogazione è stata garantita anche per il corrente anno scolastico dalle comunità di valle. L’amministrazione ha già provveduto a contattare il competente ufficio istruzione nella valle di non per avere una relazione dettagliata dalla comunità di valle e capire quali siano gli interventi che intenda assumere per arginare la situazione.

La replica. I tempi mi sembrano un po’ lunghi, ha notato Zeni, tuttavia pare che l’assessorato sia al corrente della situazione e stia facendo le verifiche utili a migliorarla in tempi rapidi a vantaggio dei ragazzi e delle famiglie, ha replicato Zeni.

Alessio Manica (Pd) Fondo regionale su quali progetti verrà impiegato?

Il consigliere Pd ha chiesto alla Giunta su quali progetti, su quali servizi e entro quanto tempo la Giunta intenda impiegare gli 8 milioni e 160 mila euro provenienti dal Fondo per il sostegno della Famiglia e l’occupazione assegnati alla Pat dalla Regione.

La risposta. L’assessore Gottardi ha chiarito che la disciplina del Fondo è stata integrata dalla legge 3/20, l’assestamento di bilancio, prevedendo che per gli anni 2020-21 le Province possono destinare le risorse del Fondo per altri interventi previsti nell’ambito provinciale, come l’erogazione dell’assegno unico e altre iniziative dell’Agenzia del lavoro.

La replica. Manica ha ringraziato l’assessore per la risposta, sintetica, ma precisa ed ha preso atto che non ci saranno progetti puntuali, a meno che non li sviluppi l’Agenzia del lavoro.

Luca Guglielmi (Lista Fassa) Quando potrà partire la stagione?

Il consigliere della Lista Fassa ha chiesto alla Giunta a che punto di trova la trattativa con lo Stato e il Comitato tecnico scientifico sulle proposte delle regioni per la stagione invernale e si possa ipotizzare una data e le modalità di avvio per la stagione 2020 – 2021.

La risposta. L’assessore Gottardi ha spiegato che la Pat si è promossa come parte attiva di coordinamento nell’elaborazione delle linee guida per le riaperture recentemente approvate anche dalla Conferenza Stato-Regioni. Al momento non c’è una data certa di riapertura, ha aggiunto, perché tutto è legato all’andamento dei contagi e alla classificazione dei territori perché le zone arancioni e rosse hanno restrizioni di movimento che non permettono l’avvio della stagione . Restiamo in attesa dunque del nuovo decreto del Governo, che scatterà il 3 dicembre 2020.

La replica. Da Roma arrivano nuove poco confortanti notizie, ha replicato Guglielmi che ha espresso l’auspicio che la Giunta insista nel confronto con lo Stato, premendo per l’avvio della stagione e per l’apertura, perché sappiamo le difficoltà che ne deriverebbero all’intero comparto, in grande apprensione e sofferenza.

Giorgio Leonardi (FI) Ragazze Neet la Giunta cosa può fare?

Il consigliere di FI, visto il divario tra i ragazzi che non studiano e non lavorano (i Neet) che sono in Trentino il 7,7% e quello delle ragazze che raggiungono quota 14,6%, chiede alla Giunta se intenda mettere in atto interventi per colmare questo divario, aggravato dalla crisi e dal periodo che stiamo vivendo.

La risposta. L’assessore Gottardi ha spiegato che i giovani che non studiano e lavorano, in età tra i 15 e i 30 anni, sono una componente della popolazione oggetto di uno specifico monitoraggio, in quanto soggetti particolarmente deboli e fragili. La Pat utilizza lo strumento della “garanzia giovani” con percorsi ad hoc promossi dall’Agenzia del lavoro per riattivare i giovani con iniziative di orientamento al lavoro, formazione specialistica, tirocini ecc. Los strumento sarà operativo a partire dal 2021 senza differenziazione di genere nell’erogazione dei servizi.

La replica. Soddisfatto, ha espresso l’augurio che si continui su questa strada per arginare il fenomeno.

Alex Marini (Gruppo Misto) Perché il Piano vegetazione del Sarca non è disponibile?

Il consigliere del Misto ha chiesto se gli interventi di messa in sicurezza del Sarca dal Servizio Bacini Montani siano i linea con le indicazioni emerse dagli incontri delle reti delle riserve del Sarca e per quale motivo il Piano di gestione della vegetazione fluviale del Sarca non sarebbe ancora stato reso disponibile al Parco fluviale del Sarca.

La risposta. L’assessora Zanotelli ha affermato che si sono susseguite una serie di videoconferenze con i rappresentanti della zona per tenerli aggiornati sui lavori che vengono fatti dopo la piena e i progetti futuri sul Sarca. La stessa assessora ha ricordato di aver incontrato il sindaco di Arco. Comunque, ha ricordato, gli interventi hanno l’obiettivo di rimuovere i tronchi degli alberi interessanti dall’esondazione. Al centro, ha ricordato l’assessora, c’è la sicurezza idraulica. Il raccordo con il Parco del Sarca permetterà di salvare un certo numero gli alberi, anche se l’alveo va tenuto il più possibile pulito per evitare rischi idrogeologici.

La replica. Marini ha detto che l’interrogazione non aveva l’obiettivo di suscitare altre polemiche oltre a quelle che ci sono state e che potevano essere evitate con una maggiore informazione. In realtà ha detto Marini i danni alla sicurezza sono stati causati soprattutto da interventi dell’uomo. L’obiettivo dell’interrogazione, ha concluso, era quello di avvicinare i Bacini Montani Pat con le associazioni e il Parco fluviale.

Pietro Degodenz (UpT) Si faranno tamponi agli insegnanti?

Il consigliere dell’Upt ha chiesto all’assessora alla sanità se intenda effettuare con screening bisettimanali con tamponi rapidi, attraverso i medici di medicina generale, al personale docente e non docente della scuola.

La risposta. L’assessore Bisesti ha affermato che dopo il confronto con l’ Azienda sanitaria ad oggi non si ritiene opportuno uno screening periodico sul personale scolastico che, inoltre, non è previsto dai protocolli del Cts. Lo screening, ha ricordato l’assessore, è previsto solo per il personale sanitario – assistenziale. Per i giovani sotto i 18 anni i contagi sono limitati e comunque c’è un ufficio del Dipartimento prevenzione che si occupa di scuola e si fanno screening mirati nei casi di insegnanti positivi.

La replica. Il consigliere ha detto che anche se non ci sono obblighi gli screening andrebbero fatti per dare tranquillità al settore scuola. Screening che dovrebbero essere obbligatori sui docenti per permettere a studenti e genitori di sentirsi più sicuri. Le segnalazioni di genitori che hanno saputo per caso che un insegnante era positivo, ha concluso Degodenz, sono molte.

Paola Demagri (Patt) Verrà spostato il drive trough anti Covid di Cles?

La consigliera del Patt ha chiesto all’assessora Segnana quanto intenda intervenire per collocare in una zona diversa il drive trough posto nel piazzale dell’ospedale di Cles per i tamponi Covid visto che la collocazione attuale crea problemi di traffico lungo la Sp che collega Cles a Tuenno.

La risposta. L’assessora Segnana ha risposto che la criticità e nota e sono state date indicazioni per trovare una collocazione alternativa. L’aumento dei test ha provocato problemi e si è provveduto a trovare tra breve, a fine novembre primi di dicembre, una nuova sede del drive trough al magazzino ortofrutticolo Cocea a Taio.

La replica. La consigliera ha detto che risolve un problema ma se ne presenta un altro: gli 8 km in più che gli utenti della Val di Sole dovranno fare. Valle che è già in sofferenza per la chiusura di alcuni servizi territoriali. Per Paola Demagri si doveva accogliere la proposta del Comune di Cles. Comunque, va trovata una collocazione più centrale.

Michele Dallapiccola (Patt) A che punto sono i bandi di Ts per la montagna?

Il consigliere del Patt ha chiesto a che punto sono i bandi emessi da Trentino Sviluppo per il sostegno dell’economia di montagna collegati agli Stati generali della montagna.

La risposta. L’assessore Gottardi ha affermato che il 20 novembre la Giunta ha approvato il bando per interventi per le Pmi per servizi e prodotti innovativi e per rilanciare i territori in seguito all’emergenza Covid. Le domande scadranno il 25 gennaio 2021. Si prevedono contributi per servizi e acquisti per 200 mila euro o 100 mila di minimis o la presenza di Ts nel capitale dell’impresa fino a 200 mila euro a fronte di un pari investimento dei privati. Sono stati stanziati al momento 5 milioni di euro. Le imprese beneficiarie dovranno avere sede legale in piccoli comuni sopra i 700 metri.

La replica. Secondo il consigliere a fronte di una domanda precisa si è data un’altra risposta. Ma si intuisce che il bando tanto propagandato con gli Stati generali è stato buttato via e gli imprenditori sono stati presi in giro.

Sara Ferrari (Pd) Cosa fa la Giunta per contrastare la violenza sulle donne?

La consigliera Pd, pur apprezzando la sensibilità della Giunta che ha aderito al progetto “panchina rossa”, ha chiesto quali sono le azioni concrete messe in campo, in alternativa a quelle previste dalla legge e sempre disattese, per contrastare la violenza verso le donne.

La risposta. L’assessora Segnana ha ricordato che la legge del 2010 vengono sostenute vari interventi di prevenzione e vari sono i servizi sono attivi. La Pat inoltre ha istituito un Fondo di solidarietà per le donne vittime di violenza. C’è l’Osservatorio che raccoglie i dati in provincia e coordina la cabina di regia sulla prevenzione che coinvolge vari enti. Cabina di regia che si è riunita molte volte nel 2020. Sono state promosse campagne di sensibilizzazione, ha continuato l’assessora, come quella realizzata durante il lockdown. I 13 novembre, inoltre, la Giunta ha aderito all’iniziativa “panchina rossa” per la promozione di una cultura di parità. Si sta lavorando poi ad uno spot per informare le donne e a un sito specifico con i riferimenti in caso di bisogno. Il 25 novembre col sistema bibliotecario varrà presentata una bibliografia tematica. Con Tsm, infine, sono stati fatti corsi di formazione per 201 operatori del tavolo antiviolenza. A ottobre è stata realizzata a Trento la mostra fil rouge.

La replica. Sara Ferrari ha detto che è confortante che non tutta la legge è stata disattesa e che molte azioni sono ancora in essere. La cabina di regia, istituita da una delibera, sostituisce il comitato che non è mai stato convocato e a questo punto servirebbe una modifica di legge. Non si conoscono però le azioni preventive alternative sul terreno culturale per sostituire i precorsi di educazione di genere. Così come non si capisce perché non si fanno più i corsi di recupero dei maltrattanti per evitare recidive.

Giorgio Tonini (Pd) Recovery Fund la Giunta ci sta ripensando?

Il consigliere del Pd, viste le critiche trasversali ricevute per l’elenco delle 32 opere da presentare al governo per il Recovery Fund, ha chiesto alla se la Giunta sia al lavoro per affinare questo elenco e per renderlo partecipato e incisivo per un progetto organico del Trentino futuro.

La risposta. L’assessore Gottardi ha affermato che la Pat, come Bolzano, ha giocato d’anticipo rispetto al Recovery Fund. Quello dei 32 progetti è un pacchetto concreto per avviare un confronto col Governo. Progetti che sono coerenti con quelli messi in campo a livello nazionale e in linea con le indicazioni Ue. In sede di audizione alla Camera è stato chiesto al Governo di chiarire il ruolo delle regioni e negli incontri della conferenza Stato – Regioni il ministro per gli Affari europei ha accolto questa la necessità di fare chiarezza. Ma il governo non ha ancora chiarito se la Pat e le Regioni avranno budget autonomi.

La replica. Tonini ha detto che, come spesso viene fatto dagli assessori, si leggono le risposte che sono politicamente fiacche. Il nodo è che si continua a pensare che governare sia aspettare le risorse e poi decidere dove destinarle. Questo non è giocare in anticipo, ha affermato il consigliere Pd, ma quello di finire in fuori gioco. Ci si deve invece confrontare con Bolzano, Euregio e Governo per evidenziare i nostri progetti strategici e ottenere le risorse per realizzarli.

Lorenzo Ossanna (Patt) Il restauro del catasto sarà potenziato?

Il consigliere del Patt ha chiesto all’assessore competente se la Pat intenda potenziare il personale addetto al completamento del programma di restauro della cartografia catastale secondo i tempi programmati.

La risposta. L’assessore Tonina, affermando che il servizio catasto e tavolare sono importatissimi, ha detto che sull’organico del servizio catasto si segnala che a giugno è stato bandito un concorso per tecnici diplomati e a luglio per ingegneri non specifico per il catasto ma dal quale il servizio potrà attingere per il personale laureato. Per i due concorsi però non sono state ancora state svolge le prove d’esame a causa del Covid. Prove che si faranno nel 2021.

La replica. La risposta, ha ribadito il consigliere, mette in evidenza le necessità di personale per conservare e migliorare la nostra tipologia catastale.

Ugo Rossi (Patt) Col vaccino antinfluenzale come sta andando?

Il consigliere del Patt ha chiesto alla Giunta lo stato di avanzamento della campagna vaccinale anti influenzale e di conoscere modalità e tempi degli ordini dei vaccini.

La risposta. L’assessora Segnana ha ricordato che l’obiettivo è quello di coprire il 75% della popolazione dei gruppi target; significa vaccinare tutta la popolazione al di sopra dei 60 anni di età e quella dai 6 mesi ai 6 anni e chi ha rischi di complicanze e agli addetti ai servizi pubblici essenziali. Il quantitativo previsto di vaccino quadrivalente era di 70 mila, più 35 mila dosi addizionali, più altre 20 mila dosi. Di vaccino trivalente adiuvato 60 mila più 30 mila opzionale, più altre 18 mila dosi. Le ordinazioni hanno raggiunto il massimo previsto dal contratto (l’11 agosto sono stati assegnati gli appalti alla Sanofi spa e alla Sedvirus srl), cioè 126 mila dosi di vaccino quadrivalente e 108 mila di trivalente adiuvato. Le dosi arrivate all’Apss sono state tutte distribuite: 135 dosi, della quali 70 mila di quadrivalente e 65 mila di trivalente. Il 5 novembre sono state consegnate altre ulteriori 10 mila dosi di trivalente e 2500 dosi di quadivalente.

La replica. Rossi ha ringraziato per la risposta che dimostra lo sforzo che è stato fatto. E ha chiesto di sapere in futuro due semplici numeri: a quanto ammonta la popolazione che si pensava di vaccinare e quante persone non hanno potuto accedere al vaccino e quando verranno vaccinate. Nella risposta, ha aggiunto, c’è un non detto: e cioè che il vaccino era stato dichiarato disponibile per tutti. Al punto che sono state fatte delle iniziative promozionali pro vaccinazione anti influenzale corrette spendendo anche la figura del presidente Fugatti. Campagna che ha indotto la gente a vaccinarsi per scoprire infine che i vaccini non ci sono.

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