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Clima, blitz GreenPeace in Val Visdende. Venerdì 15 marzo in piazza per il clima: ecco chi è Greta

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Chi è Greta, la 16enne che lotta per il Pianeta

NordEst (Adnkronos) – Otto attivisti di Greenpeace sono entrati in azione in Val Visdende, zona della provincia di Belluno devastata lo scorso autunno dalla tempesta ‘Vaia’ che sradicò moltissimi alberi della secolare foresta.

In una parte del bosco rasa al suolo gli attivisti hanno composto la scritta “Cambiamenti climatici: governo bocciato”, e hanno srotolato uno striscione con scritto “Governo del cambiamento climatico” con i volti di Conte, Salvini e Di Maio.

Oggetto della protesta è la bozza di Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec) recentemente presentato dal governo e che, secondo Greenpeace, replica – a volte peggiorandole – le strategie dei precedenti governi, puntando tutto sul gas e ignorando lo sviluppo delle energie rinnovabili.

Per l’organizzazione ambientalista “è sconfortante inoltre che in questo documento non siano nemmeno menzionati gli obiettivi di completa de-carbonizzazione dell’Italia entro il 2050”.

La protesta di Greta

Trecce lunghe e cappellino. A soli 16 anni Greta Thunberg è già un’eroina globale. Su Twitter, dove si definisce ‘un’attivista per il clima con Asperger’, vanta oltre 250mila follower. La giovane attivista dalla scorsa estate ha iniziato una protesta di fronte al Parlamento svedese per chiedere misure più efficaci contro i cambiamenti climatici e nel giro di qualche mese è diventata una musa ispiratrice nella lotta contro il riscaldamento globale.

Nata a Stoccolma il 3 gennaio 2003, dalla relazione tra la cantante d’opera Malena Ernman e l’attore Svante Thunberg, a Greta è stata diagnosticata la sindrome di Asperger. Il suo nome ha iniziato a fare il giro del mondo lo scorso agosto, quando la ragazza, che frequentava il nono anno di una scuola di Stoccolma, ha deciso di non andare a lezione fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018. Una decisione nata a fronte delle eccezionali ondate di calore e degli incendi che avevano colpito il suo Paese.

Greta voleva che il governo svedese riducesse le emissioni di carbonio come previsto dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico ed è rimasta seduta davanti al parlamento del suo Paese ogni giorno durante l’orario scolastico. Il suo slogan ‘Skolstrejk för klimatet’ -Sciopero della scuola per il clima- è diventato un manifesto per migliaia di giovani che venerdì scenderanno in piazza in tutto il mondo per chiedere un’azione più forte e rapida per combattere il cambiamento climatico.

Anche dopo le elezioni in Svezia, Greta ha continuato a manifestare ogni venerdì, lanciando il movimento studentesco internazionale ‘Fridays for Future’. Il suo sciopero del venerdì ha attirato l’attenzione di diversi media e la sua eco è arrivata in tutto il Pianeta. A dicembre ha parlato alla COP24, vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutosi a Katowice, in Polonia e poi a gennaio a Davos, davanti ai big riuniti al forum economico. “Occorre agire immediatamente per il clima – ha detto Greta – “come se la vostra casa fosse in fiamme”. E il segretario dem Nicola Zingaretti le ha dedicato la sua vittoria alle primarie del Pd.

Ora nel futuro della sedicenne, potrebbe esserci presto un prestigioso riconoscimento: Greta è stata infatti indicata come candidata al premio Nobel per la Pace 2019.

 

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