Primo Piano Trentino Alto Adige Valsugana Tesino Belluno

Cinque speleologi salvati in Trentino da grotta allagata

Share Button

Intervento della protezione civile ad Arco

 

Arco (Trento) – Sono salvi cinque speleologi altoatesini bloccati da domenica sera nella grotta “Bus del Diaol” di Patone di Arco allagata a causa del maltempo. Per tutta la notte i soccorritori, coordinati dalla protezione civile trentina, hanno condotto una complessa operazione di salvataggio conclusasi lunedì mattina.

A bloccare i cinque escursionisti, sulla via del rientro, è stato è stato uno dei sifoni presenti nella grotta, che si è chiuso dietro di loro riempiendosi di sabbia e acqua. Situazione resa ancora più complicata dalla presenza di due cascate di acqua che continuavano ad alimentare il sifone.

Grazie alle pompe ad immersione e ad un sistema di tubi, i soccorritori hanno deviato l’acqua delle due cascate per evitare che il sifone continuasse a riempirsi. Quindi hanno tolto il deposito di sabbia che ancora ostruiva il passaggio, fino ad arrivare nel luogo dove erano rimasti bloccati i cinque escursionisti.

 

I cinque erano entrati domenica nella grotta di Patone denominata “Bus del Diaol” nel comune di Arco. La grotta è lunga circa un chilometro e presenta alcuni sifoni. Dopo aver proceduto verso il fondo della grotta gli speleologi, sulla via del rientro, hanno trovato un sifone ostruito da acqua e sabbia e sono rimasti bloccati. Un congiunto di uno di loro, non vedendoli rientrare, ha dato l’allarme verso le 19.00 di ieri. I soccorsi si sono attivati subito e nel giro di poco tempo è stata trovata, parcheggiata nei pressi della grotta, la macchina utilizzata dai cinque altoatesini. Sono intervenuti i Vigili del fuoco di Arco e di Dro, il Soccorso alpino della sezione di Arco, il gruppo speleologico dei Vigili del Fuoco permanenti di Trento e i Nu.Vol.A. Nel corso della notte i soccorritori hanno avuto un contatto sonoro con gli speleologi. Utilizzando particolari attrezzature in dotazione al Corpo permanente dei Vigili del Fuoco, i soccorritori sono riusciti a svuotare il sifone e, verso le 7 di lunedì mattina, ad aprire un varco dal quale, entro le 9.00, gli speleologi sono stati tratti tutti in salvo. Le loro condizioni ad un primo esame sono sembrate buone. La Protezione civile ricorda che è estremamente rischioso entrare nelle grotte quando piove o sono previste precipitazioni e sottolinea l’importanza, come in questa occasione, di indicare con precisione dove si intende effettuare l’escursione.

In breve

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *