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Cementifici: ancora crisi profonda nell’intera area della bassa padovana

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Già nel 2013 siglato protocollo per alleviare la crisi dei tre cementifici di Este e Monselice

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Padova –  Allargare lo sguardo della Regione alle problematiche dell’intera Bassa Padovana, aggiornare ed estendere il protocollo siglato nel novembre 2013 per la crisi dei tre cementifici di Este e Monselice e coinvolgere il Ministero per lo sviluppo economico perché attivi gli strumenti previsti per le aree di crisi. Questi i risultati del tavolo di confronto sulla crisi dei cementifici di Este e Monselice convocato oggi in Regione, su richiesta delle organizzazioni sindacali, con l’unità di crisi coordinata dall’assessore al lavoro Elena Donazzan.

Le organizzazioni sindacali, nel presentare le recenti notizie riguardanti la messa in mobilità di 66 lavoratori dell’azienda Cementizillo, hanno chiesto il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati dalla crisi del comparto. “Dobbiamo accendere i riflettori su una intera area in sofferenza, qual è la Bassa padovana – ha dichiarato Elena Donazzan – Con il protocollo siglato nel 2013 abbiamo limitato la crisi dei cementifici, ma oggi è giunto il tempo di allargare il perimetro degli interventi a tutta l’area e a tutti i settori afferenti”.

“Proporrò al presidente Zaia – ha annunciato l’assessore – di attivare uno strumento innovativo previsto dal Ministero per lo Sviluppo economico denominato “aree di crisi non complesse” . Uno strumento che il ministero attiva su richiesta delle Regioni per evidenziare una situazione particolarmente critica, non relativa ad un singolo settore ma ad un intero territorio e al relativo contesto socio-economico”.

L’assessore si è inoltre impegnata a riconvocare il tavolo permanente sui cementifici istituito nel 2013 per aggiornare l’analisi della situazione all’intero territorio e coinvolgere, in via istituzionale, anche gli enti locali, le categorie economiche e le rappresentanze sindacali della Bassa Padovana.

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