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Brennero, rifiuti del tunnel smaltiti in aree non idonee: 3 indagati

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Nuovi sequestri effettuati dai carabinieri del Noe a Campodenno e Ton, in Trentino. Individuate altre discariche abusive in Val di Non dove sarebbero stati smaltiti i rifiuti prodotti dalle opere di scavo della galleria. Coinvolta un’area di “elevato interesse ecologico”: tre gli indagati

NordEst – I militari del Nucleo Operativo Ecologico di Trento hanno individuato in Val di Non nei pressi del fiume Noce le aree in cui sarebbero stati in parte smaltiti i rifiuti provenienti dai lavori per la realizzazione della Galleria del Brennero. I sequestri sono stati eseguiti nell’ambito di un’indagine partita all’inizio dell’anno con un altro sequestro, quello di un impianto di recupero rifiuti, dove, secondo gli investigatori venivano fatti transitare i rifiuti, per poi recapitarli in quelle che avrebbero dovuto essere delle bonifiche agrarie, ma che di fatto si erano rilevate essere delle discariche abusive.

Operazione “Brennero”

Secondo gli investigatori, i titolari, eludendo le norme tecniche e analitiche, facevano transitare i rifiuti, per poi recapitarli in quelle che avrebbero dovuto essere delle bonifiche agrarie, ma che di fatto si erano rilevate essere delle discariche illecite. Oltre ad acquisire nuovi elementi circa i tempi e le modalità con cui i rifiuti venivano conferiti nelle principali bonifiche, alcune delle quali risultano peraltro già piantumate, nella nuova fase delle investigazioni sono state individuate ulteriori aree adibite a discarica proprio nelle vicinanze del fiume Noce.

Tre indagati

Avrebbero tratto molteplici vantaggi economici: in particolare dalla vendita del materiale demaniale abusivamente asportato e dal denaro risparmiato smaltendo i rifiuti nei vuoti ricavati. Con tali condotte, fanno sapere gli inquirenti, non solo è stato defraudato lo Stato che aveva dato in concessione l’area per svolgervi attività di lavorazione degli inerti, ma è stato altresì arrecato un danno ambientale – al momento non quantificabile – in una riserva naturale di interesse ecologico a elevata valenza.

L’area interessata risulta di proprietà del Servizio Bacini Montani della Provincia Autonoma di Trento. Sul fronte delle bonifiche agrarie sono state invece localizzate, nella Val di Non, attraverso un minuzioso esame degli elementi raccolti nel corso delle indagini, otto macro aree all’interno delle quali si ritiene fossero stati illecitamente smaltiti i rifiuti. Al riguardo sono state registrate le prime iniziative dei proprietari dei terreni interessati dagli illeciti smaltimenti per rimuovere i rifiuti.

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