Inviate le vostre segnalazioni dai comuni del territorio. Riceviamo e pubblichiamo i vostri messaggi trasmessi anche a: redazione@lavocedelnordest.it – via whatsapp al 349/2406614 o su telegram @NordestNordest
Canal San Bovo (Trento) – La decisione di queste settimane del Comune di Canal San Bovo, di spegnere l’illuminazione pubblica in alcune zone, inseguendo ancora una volta un provvedimento adottato a Primiero – nonostante il territorio sia completamente diverso -, ha creato non poche polemiche nella comunità del Vanoi, soprattutto sui social. Perchè tutti concordano ovviamente sulla necessità del risparmio energetico, ma non a scapito della sicurezza di pedoni e censiti. Pochi corpi illuminanti accesi nelle zone più isolate, non fanno sicuramente la differenza nel bilancio dell’Ente, che gode di cospicue riserve accantonate. L’invito quindi, è a segnalare direttamente in Comune le situazione più a rischio a luce spenta, per evitare possibili conseguenze. Premessa doverosa, viste le numerose richieste dei residenti, di rivalutare il piano di spegnimento ‘corpi illuminanti nel Vanoi’ – forse anche con una migliore comunicazione del provvedimento – e con una maggiore attenzione ai piccoli centri abitati, anche in chiave turistica. Sempre se di turismo si intende ancora parlare concretamente nel Vanoi.
La segnalazione da ‘Battistoni’
L’ultimo caso pervenuto alla nostra redazione, riguarda il paese di Prade e nello specifico la strada comunale di collegamento allo storico borgo dei ‘Battistoni’, dove l’illuminazione pubblica, resta accesa solo nella piazzetta. Ecco quanto ci scrive Laura Buratti, da poco residente in valle, con grande entusiasmo e non pochi sacrifici:
“Il sole ormai tramonta presto, e, nelle nostre belle montagne le giornate si accorciano sempre più, lasciando il posto al buio. Non vedendo accesa l’illuminazione pubblica in questi ultimi pomeriggi e serate, nella strada dove abito; questa mattina, fiduciosa, contatto telefonicamente i responsabili del comune di Canal San Bovo. Con sommo stupore unito a rammarico, apprendo che l’accaduto, non è frutto di malfunzionamento, bensì, gli stessi, lasciano poche speranze: ‘Il servizio pubblico di illuminazione resterà spento per arginare i costi!’ Abito a Battistoni, un piccolo borgo, una chicca immersa nel verde. Abitare in queste belle realtà, non è cosa semplice; non è come nel Primiero, dove i centri abitati sono più grandi, con più case ed abitazioni.
Togliere l’illuminazione a queste piccole e preziose realtà, purtroppo, troppo spesso dimenticate, è togliere valore a questi luoghi che tanto danno al territorio. Vero peccato, perché dovrebbe accadere l’opposto: questi posti dovrebbero essere valorizzati, messi in risalto, non spenti. Ci avviciniamo a giorni di festa: gioia, colori, luci, speranza. Ai turisti mi sento di dire:” venite a visitare il cuore verde del Trentino, ma, attenti all’orologio! Al rintocco delle ore 16:30 circa arriva l’oscurità e le strade che presentano un’illuminazione datata, resteranno nell’oscurità più totale fino al mattino seguente.
Attenzione, potrebbero essere: ghiacciate, con presenza di neve; ma, soprattutto al buio, al buio più totale. Come la mia, quella che collega la frazione di Battistoni al vicino paese di Prade. Tratto di strada, molto triste, oltre che pericoloso per la sicurezza pubblica. Spero che queste parole vengano prese in considerazione; atto dovuto al nostro territorio. Grazie”.
Laura Buratti