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Baselga di Pinè non dimentica i caduti della Grande Guerra

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Compito non facile, mancando spesso documentazione ufficiale, affidato soprattutto ai sopravvissuti

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Baselga di Pinè (Trento) – In vista della ricorrenza del Centenario della Prima Guerra Mondiale, che si ricorderà in Provincia di Trento a partire dal prossimo anno, l’amministrazione comunale di Baselga di Pinè si è posta l’obiettivo di recuperare la memoria dei suoi numerosi cittadini caduti, su vari fronti, fra il 1914 e il 1918.

Tale proposito ha trovato riscontro nella promozione della scrupolosa ricerca realizzata da don Giovanni Avi, con la collaborazione di Enrico Moser e dello stesso assessore comunale Luisa Dallafior. Lo studio, condotto su diverse fonti, ha fatto così emergere alcune differenze e incongruenze relative ai nominativi dei Caduti già presenti nei registri degli archivi parrocchiali, negli archivi della Provincia (?) e rispetto alle liste incise sulle lapidi dei vari Monumenti ai Caduti sparpagliati sul territorio.

Le problematiche relative a questo tipo di ricerca, tenute in considerazioni dal curato di Pinè, sono molteplici: le informazioni presenti risultano infatti spesso frammentarie, difficilmente verificabili e sovente legate unicamente ai soli dolorosi ricordi di tante famiglie che in guerra hanno drammaticamente perso un figlio o un padre. Il complicato reperimento di una documentazione ufficiale, relativa alle circostanze del decesso o al luogo di sepoltura, rendono così ancora più ardua la stesura di un’attenta analisi. C’è infine da prendere in esame il concetto di “Caduto in Guerra” visto che tante persone, provate dalle innumerevoli fatiche, si spensero dopo alcuni mesi dal loro rientro in patria.

Forte dalla ricerca condotta da don Avi, che ha portato alla compilazione di un primo elenco composto da oltre novanta nominativi, l’amministrazione di Baselga ha così invitato tutti i cittadini a rivolgersi al Comune mettendo a disposizione eventuali foto, documenti o lettere, con l’intento di aggiornare i Monumenti ai Caduti e al fine di pubblicare un volume.
La ricerca di don Giovanni Avi, e la documentazione già pervenuta all’amministrazione comunale, è ora depositata presso la Fondazione Museo Storico del Trentino, dove un gruppo di ricercatori sta approfondendo le biografie dei soldati morti nella Grande Guerra, per poter arrivare ad un elenco il più possibile preciso e condiviso.

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