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“Bar al buio”, provare per credere

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Nelle settimane scorse, su invito della sezione locale del Lions Club, ha stazionato sulla piazza del municipio di Fiera di Primiero il mezzo appositamente modificato dell’Associazione Progresso Ciechi. Oltre 130 i visitatori

di Ervino Filippi Gilli

Primiero San Martino di Castrozza (Trento) – E’ un tir il cui interno è stato attrezzato a bar. Si potrebbe pensare si tratti del solito motor home a fini pubblicitari, ed invece no; particolarità del mezzo è che chi entra si trova a condividere per pochi momenti ciò che i non vedenti provano per tutta la vita: il buio più totale.

Spinto dalla curiosità ho voluto provare l’esperienza di vivere per poco senza luce: perciò spento il telefonino ed accompagnato da Ferruccio, una persona non vedente di cui ho apprezzato sia la gentilezza che la capacità di mettere a proprio agio le persone, sono entrato non senza qualche timore. Paura di inciampare, paura dell’ignoto, paura di ciò che non vedo, paura di sbattere contro qualche ostacolo, sensazione sgradevolissima di aver perso completamente ogni punto di riferimento.

Seduto al tavolino (raggiunto a tentoni), scopro che attorno a me ci sono altre trenta persone all’interno del tir: lo confesso, nel buio più totale il panico ti assale e solo le parole calme di Ferruccio riescono a non farmi scappare via (fuggire dove poi, dato che è notte nera e il senso di orientamento è andato a farsi benedire …).

Il brusio è assordante e non lo è perché la gente parli ad alta voce, ma lo è perché il senso dell’udito è spinto al massimo per cercare di seguire l’accompagnatore che ci sta spiegando come ci si abitua, se mai ci si può abituare, a vivere senza luce. Ma non vedendo in faccia chi parla e non potendo seguire anche il labiale, in mezzo a tanta gente si perde il filo dei discorsi ed è a questo punto che il chiacchiericcio diventa un brusio assordante.

Dopo un periodo di tempo indefinibile, perchè nel buio oltre al senso della propria posizione nello spazio si perde anche quello del trascorrere dei minuti, usciamo e torniamo – finalmente – alla luce.

Molte sono le lezioni imparate in pochi minuti, ma due in particolare:

  1. Se ci vedi sei una persona fortunata ed anche se devi metterti gli occhiali per leggere perché sei presbite o non ci vedi bene da lontano, non lamentarti perché ci sono persone che pagherebbero oro per potersi trovare nelle tue condizioni.

  2. Ad ogni tua azione corrisponde sempre una reazione da parte di qualcun altro. Pertanto non parcheggiare sui marciapiedi (che sia una bici, una macchina od una sedia non fa differenza), raccogliere le deiezioni dei propri cani, cedere il passo, parlare e non urlare, non fermarsi sullo spazio dedicato ai disabili (tanto vado qui vicino, mi fermo solo due minuti ….) e molte altre azioni ancora, sono tutte cose che costano poco, ma per chi ha difficoltà valgono molto. In sintesi RISPETTO PER GLI ALTRI

E se queste poche righe non ti hanno convinto, la prossima volta che nella piazza del tuo paese vedrai il tir nero con la scritta gialla “Dark on the Road … il Sapore del Buio” prenditi cinque o dieci minuti e fai la stessa mia prova: sono sicuro che da quella porta uscirà una persona diversa da quella che è entrata!

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One Reply to ““Bar al buio”, provare per credere

  1. Anch io ho avuto modo di provare questa esperienza di cena al buio.Una bella esperienza e consiglio a tutti di provare

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