Eurispes, insieme al Piemonte ha volumi di gioco in calo
NordEst – Il Lazio è la seconda regione italiana per spesa di gioco d’azzardo ma è in controtendenza rispetto alle altre: infatti, la quantità sta calando. Nel solo 2018 i suoi cittadini hanno scommesso quasi 8 miliardi di euro. Roma Capitale conta quasi due terzi delle giocate fisiche della regione (dal bingo, alle lotterie, alle videolottery, ai gratta e vinci, alle scommesse ippiche e sportive), nonostante abbia risentito di provvedimenti che ne hanno limitato l’offerta.
A dirlo è l’Eurispes nello studio “Gioco pubblico e dipendenze nel Lazio”. Nel 2018 nella regione ci sono stati 7.926.000.000 di euro giocati (La Lombardia è la prima in Italia, con 14.645.000.000 di euro e la Campania terza con 7.690.000.000 di euro).
La maggior parte delle regioni italiane ha avuto nel 2018 un leggero aumento di volumi, con l’eccezione proprio del Lazio e del Piemonte, per le quali, spiega l’Eurispes, sono intervenuti alcuni provvedimenti relativamente agli orari e alle limitazioni dell’offerta nel territorio (in Piemonte), e relativamente ai soli orari (nel Lazio). Sempre nel Lazio nel 2018 i volumi di gioco fisico si sono ridotti rispetto al 2017 di 73 milioni di euro, e la spesa dei giocatori di 42 milioni di euro. Le attività con Awp (le ‘new slot’) sono passate da 7.554 del 2016 a 5.896 del 2018.
Le sale con Vlt (le ‘videolottery’) sono passate da 557 del 2016 a 535 del 2018. Roma rappresenta quasi i due terzi dei volumi di gioco regionali: tra il 2017 ed il 2018 sono passati da 4.215.399.000 euro a 4.099.479.000, con una diminuzione di circa 116 milioni di euro. Per quel che riguarda il gioco attraverso le slot, i volumi sono scesi tra il 2017 e il 2018 rispettivamente da 1.012,5 milioni di euro a 916 milioni per le Awp, e da 1.688,2 milioni di euro a 1.628,9 milioni di euro per le Vlt.