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Consiglio Autonomie Locali Trentino: qualità dell’aria, diritto allo studio e custodi forestali tra i temi in discussione

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Nuova seduta del CAL a Trento

Trento – Diritto allo studio dell’anno 2019. Parere favorevole dal Consiglio delle autonomie locali che ha votato la proposta di delibera della Giunta provinciale concernente “Assegnazione alle Comunità e al Territorio Val d’Adige del saldo del finanziamento per l’esercizio delle funzioni inerenti il diritto allo studio dell’anno 2019. L’impegno di spesa, ha evidenziato l’assessore del Cal Stefano Bisoffi, è di 5milioni 836mila 400 euro, su un importo complessivo di 10milioni 760mila euro di cui 4milioni 923mila 600 euro già assegnati, così come specificato dal Protocollo di Finanza locale per il 2019. Rispetto al 2018 c’è un aumento di 822mila euro. A decorrere dal 2012 in virtù della Legge di riforma istituzionale n.3 del 2006 gli interventi in materia di assistenza scolastica sono gestiti dalle Comunità e dal Territorio Val d’Adige.

Servizio di custodia forestale. Criteri
Parere favorevole con osservazioni

Parere favorevole, con osservazioni, del CAL alla proposta di delibera della Giunta provinciale concernente “Servizio di custodia forestale. Criteri attuativi del comma 8 dell’articolo 106 della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11, concernente “Governo del territorio forestale e montano, dei corsi d’acqua e delle aree protette”. La normativa – ha specificato il presidente del Cal Paride Gianmoena – prevede che la Provincia concorra agli oneri di gestione e di funzionamento del servizio forestale attraverso il fondo per il sostegno di specifici servizi comunali. Stabilisce, inoltre, che i criteri siano definiti d’intesa con il Consiglio delle autonomie locali. L’ammontare viene individuato annualmente in accordo tra la Pat e il Cal con il Protocollo di finanza locale. I nuovi criteri fanno riferimento a un’analisi effettuata nel 2018 che vede il personale adibito al servizio di custodia forestale inquadrato in categoria C livello base. I criteri sono finalizzati a garantire continuità di finanziamento agli enti che svolgono il servizio sia come modalità che come entità. Il tutto nel rispetto delle nuove disposizioni in materia di armonizzazione dei bilanci degli enti pubblici. Gianomena ha ribadito la richiesta, già formulata alla Pat, che è possibile mentenere i custodi in organico a più Comuni individuando però, con l’attivazione della convenzione, un Comune capofila. In merito ai posti non coperti, ma autorizzati, su richiesta del Sindaco di Trento Alessandro Andreatta la proposta é che siano già computati ai fini del riparto del fondo.

Attività socio-assistenziali di livello locale. Criteri
Parere favorevole con osservazioni

Il Cal ha dato parere favorevole, con osservazioni, alla proposta di delibera della Giunta provinciale concernente “Approvazione dei criteri e del riparto del budget integrativo per il 2019 per le attività socio-assistenziali di livello locale, nonché dei criteri di riparto delle risorse per i progetti di abitare sociale per il 2019 e 2020”.
Anche su questo punto è intervenuto l’assessore del Cal Stefano Bisoffi. Presente anche l’Assessora alle politiche sociali della Pat Stefania Segnana. L’importo da ripartire è di 2milioni 479mila 749 euro così come indicato dal Protocollo di Finanza Locale. Una parte verrà ripartito su base storica, mentre 500mila euro veranno ripartiti sui criteri non storici. Il processo di revisione dei criteri di assegnazione, così come i vincoli di destinazione, fa riferimento al programma di sviluppo provinciale che prevede, nell’ambito della strategia di qualificazione dei servizi socio-assistenziali, una revisione dei criteri di riparto del riparto del budget finora riferiti prevalentemente alla spesa storica. L’obbiettivo è il riequilibrio delle quote pro capite. I dubbi riguardano i tempi ridotti di utilizzazione dei fondi a disposizione delle Comunità, così come ha sottolineato il sindaco di Campodenno Fabrizio Inama. Un aspetto che l’Assessora Segnana ha spiegato non si verificherà nel prossimo triennio grazie allo stanziamento a bilancio dell’intero ammontare delle risorse necessarie. In totale saranno circa 91 milioni di euro.
Il presidente della Comunità della Vallagarina Stefano Bisoffi ha richiesto che le risorse messe a disposizione non siano assoggettate a vincolo di destinazione, considerato che devono essere utilizzare entro il 2019 e che le Comunità, in qusto lasso di tempo, non sono grado di progettare le speciifche attività richieste. L’Assessora ha preso atto della richiesta e ha dato la sua disponibilita in questo senso.

Piano provinciale di tutela di qualità dell’aria
Parere favorevole

Il Consiglio delle autonomie locali ha votato a favore della proposta di delibera della Giunta provinciale concernente “Attuazione del Piano provinciale di tutela di qualità dell’aria con riferimento ai provvedimenti di carattere strutturale per il contenimento degli inquinanti atmosferici durante il periodo invernale”.
Il Piano definitivo di tutela dell’aria è stato approvato dalla giunta provinciale il 1° agosto del 2018. Il Piano – ha evidenziato l’Assessore della Pat all’ambiente Mario Tonina – é scaturito da un processo partecipativo che ha coinvolto non solo la Provincia, ma anche le regioni limitrofe il Cal, i Comuni e i cittadini. Il piano evidenzia come, su tutto il territorio provinciale, la qualità dell’aria sia sensibilmente migliorata anche grazie alle disposizioni del precedente Piano risalente al 2011. Serve, comunque, attenzione, soprattutto, riferendosi ad alcuni settori come quello della circolazione, dove è ancora alta l’emissione di particolato atmosferico.

Per ridurre gli agenti inquinati come PM10, Pm2,5, ossidi di azoto e alcuni idrocarburi policiclici il nuovo Piano ha confermato una serie di azioni e la necessità di limitare la circolazione di veicoli diesel nel periodo invernale.
La nuova zonizzazione del territorio provinciale vede tutti i Comuni classificati come di fondo valle e, quindi, dove si concretizza la maggior parte di sostanze inquinanti. I dati della rete provinciale evidenziano concentrazioni di biossido di azoto NO2 ancora superiori al limite nel solo territorio del Comune di Trento. Il Comune di Trento stesso definisce le zonizzazioni dove applicare le misure di limitazione al traffico. Gli altri Comuni possono aderire su base volontaria al Piano.

Il periodo delle limitazioni va dal 1° novembre al 31 marzo dalle 7.00 alle 10.00 e dalle 6.00 alle 19.00 tutti i giorni esclusi il sabato e i festivi. Le limitazioni riguardano tutti i veicoli Euro 0; i diesel Euro 1; i veicoli diesel euro 2 non dotati di dispositivo antiparticolato e i motocicli e ciclomotori a due tempi.

Alessandro Andreatta, nel suo intervento, ha ripercorso quanto fatto dai Comuni in sinergia con la Pat negli ultimi 20 anni. Scelte che si sono rivelate azzeccate e che si sono formate nel corso del tempo. E in questo caso ha citato la valenza dei progetti più costosi, ma anche più importanti come il progetto Stardust Horizon 2020 sulla mobilità elettrica a Trento.

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