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Auto contro albero e muro, tre giovani morti nel Veronese

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Nel veronese, vittime sono conducente e due occupanti

NordEst – Tre persone sono morte in un incidente stradale avvenuto a Bonavicina, nella bassa veronese. Dalle prime informazioni raccolte dai sanitari del 118 accorsi sul luogo, nella frazione di Pilastro, un’auto si è schiantata contro un albero finendo la sua corsa addosso ad un muro.

La violenza dell’impatto non ha dato scampo al conducente e ai due passeggeri che sono morti sul colpo. Sono due sorelle e il fidanzato di una di loro le tre vittime. La dinamica dello schianto è in fase di ricostruzione da parte dei Carabinieri di Legnago, intervenuti sul posto assieme ai Vigili del fuoco, che hanno estratto dalla carcassa dell’auto i corpi delle tre giovani vittime, residenti a Ronco all’Adige (Verona).

Secondo quanto si è appreso l’auto è sbandata uscendo da una curva e dopo avere colpito un albero si è schiantata contro un muro.

 

  • In breve

Rubano l’auto con dentro un bambino di 8 anni, lasciato dal padre per qualche secondo da solo, si scontrano con un’altra macchina e poi scappano a piedi lasciando il bambino illeso nell’autovettura. I carabinieri dopo una caccia all’uomo hanno arrestato i tre colpevoli. I fatti sono accaduti a Candiana (Padova) dove un 40enne aveva lasciato in auto, con il motore acceso, il figlio di 8 anni per svolgere una rapida commissione. I tre banditi sono scesi da un’altra auto e si sono messi al volante della macchina con il bambino dentro, il padre accortosi di tutto si è aggrappato alla portiera facendosi trascinare per qualche metro nel tentativo di fermarli. Il ladro a bordo dell’auto rubata si è però scontrato con quella di un complice. I tre sono fuggiti a piedi, ma i carabinieri li hanno trovati e arrestati per concorso in resistenza a pubblico ufficiale e furto. Il bimbo sta bene.

Sardine: in 9 mila a ‘flash mob’ Vicenza. Almeno 8-9 mila persone, circa 12 mila secondo i promotori, hanno partecipato questa sera al “Flash Mob” organizzato dal “popolo delle sardine” a Vicenza, in quello che ha rappresentato il primo evento del gruppo nel capoluogo berico.

Da un lato Venezia, dall’altro Cortina. Tra loro gli effetti diametralmente opposti del meteo, impietoso con la prima, generoso con la seconda. L’acqua granda e il fuggi fuggi dei turisti nella città lagunare; la neve e l’assalto alle piste nella regina delle Dolomiti. È quanto emerge dal check che Federalberghi Veneto ha effettuato tra i propri associati per tracciare una previsione sulla base delle prenotazioni giunte fino a questo momento nelle strutture alberghiere. Strumento di rilevazione è la piattaforma digitale ‘H-Benchmark’, il sistema sviluppato da Federalberghi Veneto. A Venezia nei quasi 300 hotel del centro storico e nei tantissimi bed & breakfast, già nei giorni immediatamente successivi a quella che è stata definita l’apocalisse, le cancellazioni erano arrivate al 45% per la prima volta nella sua storia a qualcosa di mai vissuto: il blocco totale delle prenotazioni, Natale e Capodanno compresi, e fino a data da destinarsi.

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