Se verranno pagati 20 miliardi di euro all’anno, con questa cadenza l’ultimo fornitore riceverà quanto dovuto nel 2018
Venezia – Il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi, ha apprezzato, tra le altre cose, l’intenzione, annunciata al Senato dal nuovo Premier Matteo Renzi, di voler sbloccare tutti i debiti maturati dalla Pubblica amministrazione nei confronti dei propri fornitori.
Dichiara Bortolussi:
“L’auspicio è che lo sblocco avvenga in tempi relativamente brevi. Se, come ci è stato promesso l’anno scorso, verranno pagati 20 miliardi di euro all’anno, con questa cadenza l’ultimo fornitore riceverà quanto dovuto nel 2018”.
Secondo la CGIA, l’anno scorso i debiti della Pa ammontavano a 120 miliardi di euro circa. Nel corso del 2013 ne sono stati pagati poco più di 20: pertanto, lo stock complessivo del debito dovrebbe sfiorare i 100 miliardi di euro.
“Ipotizzando ottimisticamente che non si siano accumulate nuove passività – prosegue Bortolussi – con 20 miliardi di pagamenti all’anno, lo Stato azzererebbe il suo debito verso i fornitori nel 2018”.
Tuttavia, a indispettire la CGIA è il comportamento tenuto nei mesi scorsi dall’Amministrazione centrale, dalle Regioni e dalle Autonomie locali. Infatti, entro la metà di settembre del 2013, tutti gli enti della Pubblica amministrazione dovevano segnalare al ministero dell’Economia l’ammontare dei debiti maturati nei confronti delle imprese private. Ebbene, entro il termine previsto ha risposto meno del 40% degli interessati, oltretutto fornendo dei dati poco attendibili (poco più di 3 miliardi di euro).
“Auspico che con l’avvento del nuovo Esecutivo le cose cambino – conclude Bortolussi – e che in tempi ragionevoli si possa finalmente conoscere l’entità certa del debito commerciale accumulato dalla nostra Pa”.