Primiero Vanoi Belluno

Apsp Valle del Vanoi, Menguzzo nuovo presidente. Cerchio sarà consigliere di collegamento con la Casa di Primiero

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Dopo il rinnovo del CdA dell’Apsp San Giuseppe nei mesi scorsi, ora tocca al Vanoi. Bruno Menguzzo – da tempo consigliere e vice dell’Ente – è il nuovo presidente

Valle del Vanoi (Trento) – Le due case di riposo del Vanoi e di Primiero, hanno rinnovato i Consigli di amministrazione e sono pronte ora per i nuovi progetti che si presenteranno nei prossimi mesi, a cominciare dalla nascita del nuovo Punto Argento, che sarà coordinato dalla Comunità di Primiero.

La vera novità infatti, è la presenza nel nuovo CdA dell’Apsp del Vanoi così come per l’Apsp di Primiero, di un consigliere di collegamento tra le due realtà, fortemente voluto dall’Assessorato provinciale. Si tratta del consigliere Cesare Cerchio, che in linea con la riforma voluta dalla Provincia, promuoverà sinergie e iniziative comuni tra le due realtà che collaborano già da tempo.

Il nuovo CdA del Vanoi

Il nuovo CdA (da sinistra a destra) Fontana, Rattin, Bellot, Menguzzo e Cerchio

Fanno parte del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Apsp del Vanoi – in seguito alle nomine da parte del Comune, della Provincia e della Comunità – Bruno Menguzzo (eletto presidente), Ambra bellot (vice presidente), Cesare Cerchio (membro CdA Apsp Vanoi e Apsp Primiero), Matteo Fontana e Manuela Rattin.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione intende innanzitutto perseguire l’indirizzo e le attività intraprese dall’Amministrazione precedente, in particolare: “Mantenere e dove possibile elevare la qualità delle cure e dell’assistenza erogate, allargare i servizi offerti ai residenti e promuovere ed attuare l’erogazione di nuovi servizi al territorio”.

Il Progetto “ Cure Palliative in Rsa”

Tra i molti progetti in corso, quello dedicato alle cure palliative rappresenta sicuramente un fiore all’occhiello, realizzato con la collaborazione di ULSS 1 Dolomiti, Associazione Mano Amica e RSA di Feltre. La necessità di fornire anche agli ospiti delle RSA un adeguato riconoscimento e trattamento del dolore rappresenta una crescente necessità sia che si tratti di persone in grado di comunicare i propri bisogni sai che si tratti di persone affette da demenza di vario grado con una capacità di comunicazione più o meno compromessa. Obiettivo del progetto è di garantire l’accesso tempestivo ed appropriato alle cure palliative e alla terapia del dolore anche agli ospiti delle R.S.A., condividere con loro e la loro famiglia un programma di interventi mirati a migliorare la qualità di vita nella fase del morire attraverso l’eliminazione del dolore fisico, e lo sviluppo di tecniche volte al benessere psico-sociale e spirituale, sia dell’utente che della famiglia.

Il nuovo centro diurno

Dal 27 agosto è attivo inoltre il nuovo Centro Diurno (di fronte alla casa di riposo) che ha lo scopo di erogare servizi socio-assistenziali e socio-sanitari in forma semi-residenziale a favore di persone anziane non autosufficienti sostenendo la famiglia di appartenenza al fine di favorire il più possibile la loro permanenza nel proprio ambiente di vita allo scopo di essere luogo di incontro sociale, culturale, ricreativo e di ristoro. L’ assistenza diurna costituisce un servizio alternativo a quello di carattere residenziale. Finalizzato quindi ad offrire accoglienza diurna a persone anziane che, per motivi psichici o fisici, non siano in grado di rimanere da sole presso il proprio domicilio, ovvero necessitino di assistenza che non può essere garantita in misura adeguata da terze persone o dal Servizio di assistenza domiciliare distrettuale. Nel primo avvio sono stati accreditati con la Provincia Autonoma di Trento 5 posti giornalieri. L’obiettivo è di poter aumentare i posti nella sua massima capacità di 20 posti giornalieri.

Diversi sono inoltre i servizi in attesa di attivazione: dalle prestazioni fisioterapiche in convenzione con l’APSS, al Punto prelievi molto atteso dall’intero territorio. Proprio l’apertura di un servizio di riabilitazione convenzionato sarebbe quindi di grande valore sanitario per la zona. La fisioterapia agli esterni è stata infatti autorizzata ed accreditata a fine 2016 ed ha iniziato ad erogare prestazioni ambulatoriali in regime privato. Questo rappresenta però sempre un impegno economico che non tutti i pazienti possono sostenere. per questo sarebbe importante una urgente attivazione della convenzione con Apss, già segnalata anche all’assessore provinciale competente.

La Casa e i suoi collaboratori

Oggi la Casa di riposo di Canal San Bovo, non è solo RSA per 61 posti letto, Casa Soggiorno per 7 posti letto e Centro servizi per 10 utenti, ma anche un luogo centrale della vita della comunità del Vanoi, una struttura attrattiva, luogo di socializzazione e centro di servizi per l’intero territorio con la messa a disposizione del servizio infermieristico, di lavanderia, di fisioterapia e di ristorazione.

I dipendenti dell’Ente sono 50 di ruolo, 5 non di ruolo ripartiti tra i vari settori: assistenziale (28 a tempo indeterminato + 2 a tempo determinato) sanitario (infermieristico e fisioterapico: 11 a tempo indeterminato + 2 a tempo determinato) animazione (1 a tempo indeterminato) cucina (2 a tempo indeterminato) lavanderia (2 a tempo indeterminato)
uffici amministrativi (4 a tempo indeterminato + 1 a tempo determinato) manutenzione (2 a tempo indeterminato).

Sono inoltre presenti 3 operatori del servizio interinale a supporto del servizio assistenziale e circa 15 operatori delle Ditte per i servizi appaltati quali il servizio di ristorazione, servizio di pulizie e rifacimento letto.

 

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