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Altre 3 vittime in Alto Adige, il totale è 284. Polemica su ‘Los von Rom’

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Accertati ancora 5 contagi su 433 tamponi valutati

Bolzano – Ancora tre vittime del coronavirus in Alto Adige nelle ultime 24 ore, tutte nelle residenze per anziani, dove il totale dei decessi per l’epidemia è ora di 115. Sommati ai 169 decessi negli ospedali, il totale è di 284.

Per quanto riguarda l’andamento del contagio, si registrano 5 nuovi casi positivi su 433 tamponi valutati. Le persone che hanno contratto il virus da inizio epidemia sono quindi 2.541.

In totale, sono stati effettuati complessivamente 44.673 test su 20.333 persone. I pazienti ricoverati nei normali reparti degli ospedali altoatesini, nelle cliniche private e nella base logistica dell’Esercito a Colle Isarco sono in tutto 145, mentre altre 49 persone assistite dall’Azienda sanitaria sono casi sospetti. I pazienti che hanno bisogno di cure intensive sono 6. Altri 4 pazienti altoatesini sono ricoverati in reparti di terapia intensiva in cliniche in Austria.

Attualmente, 1.368 persone si trovano in quarantena obbligatoria o in isolamento domiciliare. Gli operatori dell’Azienda sanitaria finora risultati positivi al test del coronavirus sono 233, dei quali 189 sono guariti. A questi si aggiungono 12 medici di medicina generale e 2 pediatri di libera scelta (tutti guariti). Le persone guarite dal Covid-19 sono 2.214 (40 in più rispetto al giorno precedente).

La polemica in Alto Adige

“Per molti in questi giorni il desiderio di un ‘Los von Rom’ (via da Roma ndr) diventa più forte”. A dirlo è il partito secessionista Süd-Tiroler Freiheit a seguito delle polemiche dei giorni scorsi sulla fase 2. In segno di protesta contro il Governo nazionale, sulle montagne della Val Pusteria soprattutto a Villabassa nei giorni scorsi era comparsa la scritta secessionista Los von Rom. Ad accendere letteralmente i fuochi era stata la compagnia locale degli Schuetzen, i cappelli piumati.

La vicenda ha suscitato non poche polemiche. Da una parte il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì ha scritto una lettera aperta al ministro Boccia: “La sua visita in Alto Adige – si legge – è stata anticipata e sgarbatamente salutata la notte scorsa da decine di fuochi sulle montagne della nostra terra con le scritte “Los von Rom” e altri messaggi secessionisti e dichiaratamente antitaliani….Egregio signor Ministro, anche noi siamo fra coloro che credono che il Paese debba ritornare a respirare e con esso le sue attività economiche….

Ma la partita che si gioca in Alto Adige non riguarda solo questo. L’iniziativa provocatoria di questa notte dà il segno della caratterizzazione che ha avuto il dibattito soprattutto in gran parte (fortunatamente non tutta) del mondo di lingua tedesca: “liberarsi” da Roma, imporre un proprio modello, non dovere rispettare le regole della Costituzione”.

In un commento su facebook le sardine hanno definito il gesto come “risultato della recente politica del ns Presidente di Provincia.

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