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L’Arcivescovo Lauro Tisi: “Una Chiesa povera, per i poveri”. A Primiero ha incontrato ‘cresimandi’ e genitori

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Molto partecipati gli incontri dell’Arcivescovo con i giovani ‘cresimandi’ e i loro genitori con padrini e madrine

A Primiero l’Arcivescovo Tisi ha incontrato ‘cresimandi’ e genitori con padrini e madrine

Primiero (Trento) – L’Arcivescovo di Trento, Lauro Tisi è tornato venerdì a Primiero. All’oratorio di Pieve, il Vescovo Lauro ha incontrato i 166 cresimandi del Decanato evidenziando l’importanza delle relazioni concrete, fatte di piccoli passi quotidiani.

L’Arcivescovo Tisi ha evidenziato – durante la serata con genitori, padrini e madrine dei giovani – il grande interesse dimostrato dai ragazzi. Con domande particolarmente brillanti, quali: “Come si può essere felici? oppure Che cosa fa un Vescovo oltre la cresima?”

Con grande ironia, il Vescovo ha ammesso la sua diffidenza nei confronti dei social network e di quel mondo, raccontando la sua vita – con la perdita del padre da giovanissimo – e ammettendo che la fede si vive nello scambio quotidiano con l’altro, fatto di gioie e di dolori, di paure e di amicizie sincere: senza dimenticarci del nostro prossimo, dando spazi e possibilità di espressione, in una società dominata sempre più “dall’ego” e dall’apparire, più che dall’essere.

Lo stimolo quindi a vivere quotidianamente un modo di relazioni vere, fatte di piccoli gesti quotidiani, di emozioni e di gioia nel donarsi anche agli altri, senza un secondo fine, facendo crescere l’intera comunità.

La Cresima

Si terrà a Primiero domenica 26 novembre alle 10.30 (SopraPieve) nella Chiesa Arcipretale alla presenza del Vicario generale del Vescovo. Nel pomeriggio dello stesso giorno a Caoria, celebrazione della Cresima per i giovani del Vanoi e di Mezzano e Imèr.

Giovedì 23 novembre alle ore 20.15 in chiesa a Mezzano è prevista invece la celebrazione penitenziale in preparazione alla Cresima per Vanoi -Imèr e Mezzano. Il giorno dopo, venerdì 24 novembre alle ore 20.15 in Arcipretale a Fiera – Pieve, la celebrazione penitenziale per i giovani di  Soprapieve.

Tisi: “Trasparenza sul bilancio, per una Chiesa povera, per i poveri. I loro volti ci dicono che abbiamo bisogno degli altri”

“A maggio vorremmo presentare come la Chiesa di Trento spende le proprie risorse. E’ un’operazione complessa, da fare nel modo più trasparente possibile. Questo per essere nella
linea auspicata da papa Francesco: una Chiesa povera, per i poveri. Perché questo vuol dire annuncio del Vangelo”. Lo ha annunciato l’arcivescovo Lauro nel dibattito che ha anticipato
giovedì pomeriggio a Trento (aula magna del Seminario diocesano) la prima Giornata mondiale dei poveri voluta da papa Bergoglio per domenica 19 novembre. Con Tisi, per riflettere sul
tema “Al passo dei poveri: dal problema ai volti“ gli assessori al welfare di Provincia e Comune capoluogo, Luca Zeni e Maria Chiara Franzoia e alcuni giornalisti locali intervenuti in merito al ruolo dei media nel raccontare storie di povertà.

Da Tisi l’invito a individuare l’elemento che accomuna i tanti volti dei poveri: la mancanza di relazioni. “Il povero ci dice che noi abbiamo bisogno degli altri. Tutti siamo indigenti e
dobbiamo interagire. La parola ‘rete’ è costitutiva dell’umano”. Una rete dove la Chiesa – non solo attraverso realtà come Caritas e Fondazione Comunità Solidale, promotrici dell’incontro,
“perché ogni credente deve esser ferito dai poveri”, ricordava Tisi – si affianca alla pubblica amministrazione. “I numeri – ha precisato Zeni – dicono che negli ultimi anni il livello di
povertà in Trentino è aumentato e questo ci deve muovere ancora con più convinzione. Ma la povertà non è solo questione economica: è esclusione sociale, il non aver diritto di
mantenere i propri figli, il perdere speranza, non avere quella possibilità di “dare” che resta alla base della dignità sociale. Questo è l’attacco più forte all’autonomia personale, legata per
lo più alla mancanza o alla perdita del lavoro”.

Al di là delle misure concrete (come l’assegno unico in vigore dal 1 gennaio) Zeni, e a ruota Franzoia, rilanciano il tema del “welfare generativo”, a partire dal fatto che “l’ente pubblico –
precisa Franzoia – non può arrivare dappertutto, per la carenza di risorse, ma anche perché tutte le componenti della comunità devono farsi carico del disagio. Dobbiamo uscire dalla
logica dell’assistenzialismo, dal pensare che l’ente pubblico abbia la soluzione e invece la soluzione al bisogno sta nella relazione con una persona che è comunque portatrice di
risorse. Da quelle bisogna ripartire”.

Concorda l’Arcivescovo: “Rispetto al passato serve un discernimento maggiore nel dare risposte ai poveri. La parola chiave è interazione, perché il problema è di tutta la collettività. Sui poveri, al di là di ogni credo, possiamo ritrovarci”.

  • In breve dal Decanato di Primiero

  • Fine settimana fidanzati in oratorio a Canal San Bovo – Dal 17 al 19 novembre
  • Festa Anniversari di Matrimonio del Vanoi Domenica 19 novembre alle ore ore 10.30 nella chiesa di Zortea
  • Incontro Gruppo Missionario Decanale – Venerdì 24 novembre ore 20.15 oratorio di Pieve
  • Concerto di Santa Cecilia del Corpo Musicale Folkloristico di Primiero – Sabato 25 novembre chiesa Arcipretale alle ore 20.45

 

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