Trentino Alto Adige

Alto Adige: rifugi di montagna, si cerca un compromesso sui nomi

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Durnwalder “Cercare una soluzione che non scontenti nessuno”

toponomastica bolzano

Bolzano – Il tema dei rifugi di montagna, e in maniera particolare delle sue denominazioni, è stato al centro delle discussioni durante la seduta della Giunta provinciale. Il presidente Luis Durnwalder ha parlato di “timori infondati” per quanto riguarda il possibile monolinguismo, e ha annunciato che “si lavorerà per un compromesso”.

La toponomastica è tornata d’attualità in Giunta provinciale. Questa volta la discussione è ruotata attorno ai rifugi di montagna, e in maniera particolare alle loro denominazioni. “Alcune forze politiche – ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder – hanno espresso preoccupazioni per quanto riguarda la cancellazione dei nomi italiani e l’utilizzo della bandiera tricolore. Ritengo che si tratti di timori infondati e di proteste premature: tutto, infatti, dipenderà dall’accordo che deve ancora essere trovato in maniera definitiva sulla toponomastica. In ogni caso sono convinto che si lavorerà per trovare una soluzione di compromesso che non scontenti nessuno”.

Entrando nel merito della vicenda, Durnwalder ha ricordato che “le intese raggiunte sull’asse Roma-Bolzano prima con il Ministro Fitto, e ora con il Ministro Delrio, prevedono l’obbligo di bilinguismo per tutte le località abitate, mentre per altre zone come prati e malghe vale il principio dell’applicabilità del nome storico. I rifugi ricadono in quest’ultima fattispecie – ha aggiunto Durnwalder – dando comunque per scontata la presenza dell’indicazione bilingue Rifugio/Schützhütte, ma partendo dal presupposto che un proprietario privato, ad un edificio privato, può dare il nome che vuole”.

In conclusione, il presidente della Giunta provinciale ha ribadito che “la soluzione verrà trovata nell’ambito del definitivo via libera all’accordo di Bolzano sottoscritto con il Ministro Delrio. La materia al centro dell’intesa è quella dei cartelli lungo i sentieri di montagna, ma è chiaro che l’applicabilità verrà ampliata a tutto ciò che ha a che fare con la questione della toponomastica”.

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