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3 milioni della regione per scuole superiori alle province che non possono spenderli a causa del patto di stabilità

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Sono in ballo dai 400 ai 500 milioni per ognuna delle Province venete: anche se li ricevessero non potrebbero spenderli

scuola

Venezia – “E’ davvero avvilente constatare come l’impegno con il quale la Regione e gli Enti locali si adoperano per recuperare risorse da destinare a servizi e opere di primaria importanza, quali gli interventi nel campo dell’edilizia scolastica, siano vanificati da quel meccanismo punitivo e ormai insopportabile che si chiama Patto di stabilità”.

L’assessore ai lavori pubblici del Veneto, Massimo Giorgetti, commenta con grande amarezza l’esito del recente incontro con le Province, convocate per discutere insieme il riparto di tre milioni di euro che la Regione è riuscita ad accantonare nel bilancio di quest’anno, da destinare a opere di miglioramento e riqualificazione degli edifici che ospitano le scuole superiori.

“Sono in ballo dai 400 ai 500 milioni per ognuna delle Province venete – spiega Giorgetti – le quali però si trovano, loro malgrado, nelle condizioni di risponderci ‘tenetevi i soldi’! E non perché non ne abbiano bisogno, ma perché, a causa del Patto di stabilità, una volta ricevuti non potrebbero spenderli, pena vedersi comminate sanzioni che le metterebbero ancor più in ginocchio sul piano contabile e amministrativo”.

“Non è possibile continuare a penalizzare in questo modo l’azione degli enti che sono in prima linea nel dare risposte concrete ai bisogni delle comunità locali – prosegue Giorgetti –, perché risulta sempre più difficile a noi rappresentanti delle Regioni, delle Province e dei Comuni spiegare alla gente che pur essendoci le risorse dobbiamo tenere fermi i cantieri. Il Governo annuncia e proclama l’avvio di iniziative, ma se poi non toglie i vincoli che impediscono l’operatività delle amministrazioni, di fatto prende in giro i cittadini”.

“Ovviamente non ci arrendiamo a tale assurda situazione – conclude Giorgetti – e con le Province abbiamo deciso di rivederci a breve, dopo che le stesse avranno individuato gli interventi prioritari nelle loro scuole superiori e dopo un’ulteriore attenta verifica di possibili spiragli per superare i vincoli del Patto”.

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